In base alla partnership siglata tra le due società, la private bank di Mediobanca e Mediolanum potenzierà l’offerta di consulenza per la pianificazione e la protezione patrimoniale e il passaggio generazionale e di consulenza corporate già a disposizione dei clienti della Popolare friulana.
“Siamo molto soddisfatti di questa esperienza, che rappresenta un modello di sviluppo in un mercato caratterizzato da forti peculiarità geografiche, come quello italiano”, commenta Andrea Cingoli, amministratore delegato di Banca Esperia. “Si tratta di un ottimo esempio di collaborazione tra una nanca specializzata e una realtà di eccellenza sul territorio friulano, nell’ambito della quale Banca Esperia mette a disposizione servizi esclusivi, dedicati a Clienti con bisogni complessi, che Banca Popolare di Cividale può interpretare e proporre secondo le esigenze specifiche della clientela del proprio contesto economico e culturale”.
Ma quali sono le peculiarità delle pmi del Friuli Venezia Giulia? Secondo un recente studio sull’andamento delle imprese del Friuli realizzato dall’Ufficio Studi di Mediobanca, la regione accoglie il 3,3% delle medie imprese italiane, ma ha un indice di “attrattività” verso di esse superiore a quello di regioni che ne ospitano quote superiori. Tuttavia, il tessuto produttivo friulano ha sofferto molto in termini di competitività, soprattutto durante la crisi degli scorsi anni, soprattutto a causa dell’attenzione che resta convogliata sulla funzioni esecutive e manuali, a discapito di quelle più squisitamente terziarie, a servizio del cliente, che costituiscono invece le fasi a maggior valore aggiunto all’interno dell’attuale ciclo produttivo. Si è creato, quindi, uno spazio per generare valore, investendo nella gestione dei rischi reputazionali e legati alla governance, spesso lasciati in secondo piano per via della struttura verticistica delle medie imprese e della presenza di membri familiari nelle posizioni strategiche, si legge nei risultati dell’indagine. Le imprese di successo saranno quelle in grado di privilegiare le eccellenze professionali e di “aprirsi” alle banche e agli investitori, che possono portare nell’impresa risorse finanziarie, ma anche network relazionali, cultura manageriale e organizzativa.