Banca Marche, Bankitalia pronta a cambiare strategia

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TUTTO FERMO NELLE MARCHE – Tutto fermo dalle parti di Banca Marche. A fine agosto, come ricorda oggi il quotidiano MF/Milano Finanza, l’istituto di Jesi, finito nel mirino di Bankitalia per alcuni gravi problemi sul fronte del credito, era stato affidato ai commissari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni. La vigilanza aveva scelto la formula della gestione provvisoria con sospensione temporanea di cda e collegio sindacale anziché l’amministrazione straordinaria. Obiettivo, aprire la strada all’aumento di capitale da 300 milioni che Banca Marchedovrebbe lanciare entro fine anno per risanare la compromessa situazione patrimoniale. Secondo MF/Milano Finanza, nelle prossime settimane Bankitalia potrebbe ricalibrare la sua strategia optando per un commissariamento vero e proprio. Anche perché l’articolo 76 del Testo unico bancario prevede che una gestione provvisoria non possa durare più di due mesi e che, in caso di mancato risanamento, le due alternative percorribili siano l’amministrazione straordinaria o la liquidazione coatta.

IL TEMPO STRINGE – La vigilanza spinge poi per l’ingresso di un socio stabile e preferibilmente di natura bancaria nel capitale dell’istituto marchigiano, ma per il momento nessun soggetto risponde a questo identikit. Ma le Fondazioni non sono con le mani in mano. Ad ambienti vicini all’ente Cr Macerata viene per esempio attribuito un progetto che prevederebbe l’uscita della Cassa di Risparmio di Loreto dal perimetro del gruppo Banca Marche e la sua successiva fusione con laBanca di Macerata. Per la Loreto, come anticipato da MF/Milano Finanza, ci sarebbe anche un interessamento ancora preliminare della Banca Popolare di Vicenza. In ogni caso l’aumento di capitale non sarà prorogabile per molto tempo. Specie se, conclude il quotidiano di via Burigozzo, nel bilancio ci fossero nuovi accantonamenti dopo quelli già assai consistenti effettuati nei conti del 2012 e del primo semestre di quest’anno.

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