LA VOLCKER RULE – Negli Stati Uniti la Volcker Rule – che separa l’attività bancaria di raccolta dei depositi da quella degli investimenti – entrerà in vigore non prima del 2015 dopo anni di incubazione. E l’Europa non vuole restare alla finestra. Secondo quanto riporta economiaweb, all’Ecofin di Atene i ministri europei dell’Economia e delle Finanze avrebbero parlato della possibilità di procedere anche nel Vecchio Continente alla separazione delle attività speculative delle banche per difendere meglio i risparmi dei cittadini. Ma bisognerebbe prima procedere all’armonizzazione delle normative degli stati membri.
IL CASO ITALIANO – “Il principio di separazione è utile, ora si tratta di trasformarlo in norme precise. I mercati finanziari in Europa sono diversi e hanno regole diverse, per cui si tratta di preservare l’integrità del mercato unico”, avrebbe commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano,Pier Carlo Padoan. Per quanto riguarda l’Italia, sono già stati presentati in Parlamento undici disegni di legge delega sul tema. Ma forse, sostiene Jeffrey Greenbaum, avvocato a capo del Financial institution team italiano dello studio legale internazionale Hogan Lovells, per gli istituti di credito del Belpaese una normativa di questo tipo non è così indispensabile: “Grazie alla stretta vigilanza della Banca d’Italia, gli istituti di credito nazionali non sono esposti agli alti rischi che invece corrono le banche inglesi, francesi e tedesche. Introdurre una nuova norma ha un costo, e in questo caso potrebbe essere più alto dei vantaggi attesi”, ha commentato l’esperto. “Oggi le banche competono l’una con l’altra a livello globale e le banche europee sono già abbastanza fragili a livello internazionale. Cosa succederà quando andranno a competere con le banche cinesi molto meno regolamentate?”.