«Bene, sono libero. Ma non so cosa fare, me ne starò in casa o forse tornerò a fare il contadino». È difficile immaginare Giovanni Berneschi, ex padre-padrone di Banca Carige, chino sui campi a raccogliere zucchine. Ma tant’è: queste sono state le sue prime parole, rilasciate alle agenzie di stampa, appena uscito dalla detenzione. Dopo 136 giorni passati in parte in carcere e in parte nel suo attico genovese, Berneschi ieri è infatti tornato libero. Il Gip di Genova, accogliendo la richiesta arrivata dai pm Nicola Piacente e Silvio Franz, ha però disposto l’obbligo di dimora: le esigenze cautelari sono infatti decadute, ma Berneschi non dovrà allontanarsi troppo. Scrive infatti il Gip: «Non reitererà il reato vista la pressione mediatica, ma stante la gravità dei reati per cui si indaga deve essere sottoposto a costante vigilanza da parte della polizia giudiziaria». A meno che non si dedichi solo alla campagna.
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