Brutte notizie sul fronte della corsa al vaccino contro il coronavirus
Il gruppo farmaceutico AstraZeneca ha annunciato una sospensione globale dei test clinici per il suo vaccino sperimentale contro il Covid-19 a causa della comparsa di complicazioni in un soggetto partecipante al programma nel Regno Unito.
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Il gruppo farmaceutico AstraZeneca ha annunciato una sospensione globale dei test clinici per il suo vaccino sperimentale contro il Covid-19 a causa della comparsa di complicazioni in un soggetto partecipante al programma nel Regno Unito. AstraZeneca, che sta portando avanti la sperimentazione in collaborazione con l’Università di Oxford, ha fatto sapere che il protocollo è scattato di fronte a una reazione avversa al vaccino e che è stata dunque decisa la sospensione per consentire le opportune verifiche da parte di una commissione d’analisi indipendente.

L’azienda farmaceutica: “Azione di routine in caso di reazione avversa inspiegata”

Nello specifico, il gruppo farmaceutico ha precisato che si tratta solo di “un’azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una reazione inspiegata”. Allo stato attuale non è chiaro di quale natura sia la reazione avversa che ha accusato il partecipante alla sperimentazione. L’azienda comunque ha deciso di bloccare la fase 3 (l’ultima), almeno momentaneamente, per “assicurare l’integrità del processo dei test”.

Non è chiaro quanto lo stop alla fase 3 rallenterà la corsa al vaccino

Il vaccino AstraZeneca-Oxford University è considerato uno dei più promettenti tra i tanti – si tratta di decine – in fase di sviluppo a livello globale. Si sperava che il vaccino potesse essere uno dei primi ad arrivare sul mercato, dopo il successo dei test di fase 1 e 2. Il suo passaggio ai test di fase 3 nelle ultime settimane ha coinvolto circa 30 mila partecipanti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Brasile e in Sud Africa. E lo stop alla sperimentazione arriva una settimana dopo l’annuncio dell’accordo definitivo della società farmaceutica con la Commissione europea, secondo cui “le prime dosi, se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020”. Anche il governo italiano, come è noto, punta molto su questo vaccino. Ora non è chiaro quanto l’interruzione della fase 3 rallenterà il percorso per la produzione del vaccino anti-coronavirus. Dal canto suo, AstraZeneca spiega che “nei test più ampi reazioni avverse possono accadere per caso ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione”.

Fauci scettico: “Improbabile risposta definitiva su sicurezza e efficacia entro fine anno”

Sempre su fronte della corsa ai vaccini, l’esperto Usa di malattie infettive Anthony Fauci si è detto scettico sulla possibilità che il vaccino contro il Covid-19 venga individuato a breve. “E’ improbabile che avremo una risposta definitiva sulla sicurezza e l’efficacia di una vaccino entro la fine dell’anno“, ha detto intervenendo a un evento online sulla ricerca. L’immunologo di fama mondiale pertanto è più cauto rispetto alle promesse del presidente Donald Trump, che ovviamente sta spingendo per ottenere un vaccino prima delle elezioni di novembre.

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