GIORNATA DIFFICILE PER BANCA CARIGE – Il titolo Banca Carige soffre in Borsa dopo la diffusione dei dati sui primi nove mesi dell’anno, chiusi con una perdita netta normalizzata di 139,1 milioni, che sale a 1,3 miliardi tenendo conto delle svalutazionidi. Lo stesso periodo nel 2012 si era chiuso con un utile di 146,2 milioni. A pesare sono state sopratuttto le svalutazioni, segnala la banca ligure: nel solo terzo trimestre, le svalutazioni straordinarie su crediti hanno toccato i 101,8 milioni, quelle su titoli i 22,3 milioni e quelle su immobili i 35,1 milioni.
SOTTO LA LENTE DELLA CONSOB – Intanto la Consob ha avviato un procedimento in merito a possibili criticità del bilancio 2012 e della semestrale al 30 giugno 2013. Al netto delle svalutazioni secondo gli analisti i dati appaiono deludenti a causa in particolare del margine di interesse (calato del 15,8% su base annua a 787 milioni di euro) e degli accantonamenti per perdite su prestiti. L’impennata degli incagli porterà inoltre ad ulteriori accantonamenti nel 2014. A fine periodo il Core Tier1 pro forma era pari al 7,7%, includendo anche la plusvalenza derivante dalla cessione diCarige AM sgr.
L’A.D. MONTANI: AUMENTO DI CAPITALE INEVITABILE – La banca ha anche dichiarato che farà tutto il possibile per accelerare i tempi di presentazione del nuovo piano industriale, mentre il neo amministratore delegato, Piero Montani, ha ammesso che l’aumento di capitale è inevitabile precisando che sarà possibile determinarne l’importo solo una volta che sia pronto il piano industriale. Equita Sim ha tagliato stamane il target price sul titolo da 45 a 40 centesimi di euro per azione, confermando peraltro un rating di “hold” (mantenere).