Carige, gli atti Ivass ai pm di Genova

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Carige si prepara a rispondere con le proprie controdeduzioni, analizzate ieri nel corso di un cda, ai rilievi mossi dagli ispettori di Bankitalia in merito alla conduzione dell’istituto di credito e ai suoi vertici. Intanto, si profilano nuovi sviluppi giudiziari per il gruppo genovese.

La procura di Milano ha, infatti, trasmesso a quella di Genova la relazione stilata dall’Ivass (ex Isvap) su Carige Assicurazioni. L’istituto per la vigilanza assicurativa aveva, infatti, inviato, nelle scorse settimane, alla procura di Milano una relazione su alcuni rilievi mossi alla compagnia di Carige. Secondo quanto emerge, gli atti sono stati, poi, inviati ai magistrati genovesi, per entrare a far parte del più ampio fascicolo sull’istituto di credito ligure. L’Ivass aveva mandato la sua relazione a Milano in quanto Carige Assicurazioni ha sede nel capoluogo lombardo; tuttavia, il Pm Mauro Clerici ha preferito trasmettere tutto al collega genovese Nicola Piacente, già incaricato di seguire gli accertamenti su Banca Carige.

I principali rilievi mossi dall’Ivass alla società assicurativa riguardano aspetti di patrimonializzazione e riserve, che però Carige Assicurazioni avrebbe provveduto a risolvere. Poi ci sono questioni in merito allo svolgimento di alcune procedure interne; e qui sarebbe stata la stessa società a querelare alcuni propri dipendenti: in procura, a Milano, ci sarebbe aperto un fascicolo per truffa, dove la danneggiata sarebbe la compagnia assicuratrice. Infine, l’Ivass ha mosso rilievi in merito alle comunicazioni che le compagnie devono rivolgere alla stessa autorità di riferimento. Proprio in relazione a questa ultima parte, si potrebbe profilare una contestazione di ostacolo all’autorità di vigilanza. In ogni caso, spetterà ora alla procura di Genova valutare la relazione dell’istituto e capire se, da questa, emergano comportamenti di rilevanza penale.

Sul fronte più strettamente bancario, ieri si è svolta una riunione del cda di Carige, incentrata sui rilievi di Banktalia. Gli avvocati e i tecnici dell’istituto genovese hanno sottoposto ai membri del cda la prima bozza sulle controdeduzioni che l’intero consiglio e i singoli membri del cda, compreso il presidente in pectore, Cesare Castelbarco (che sarà designato durante l’assemblea degli azionisti del 30 settembre prossimo), dovranno spedire agli ispettori.

Proprio Via Nazionale, tra rilievi tecnici di varia natura, alcuni con possibile rilevanza penale, ha contestato a Carige, relativamente al settore assicurativo, il permanere «nonostante le reiterate azioni di stimolo da parte della vigilanza, le difficoltà della capogruppo bancaria a rimuovere in via definitiva le problematicità riscontrate dall’Ivass, evidenziando una sostanziale incapacità a esercitare un’adeguata azione di indirizzo e controllo delle partecipate assicurative nonché un’integrata ed efficace gestione dei rischi connessi». Lacune, queste, prosegue Bankitalia, «che appaiono più gravi in considerazione dell’andamento deficitario delle compagnie, che ha comportato ripetuti interventi di ricapitalizzazione da parte della banca (esborso complessivo di 560 milioni nel periodo 2011-2013)».

Un’ulteriore riunione del cda Carige, per approvare la versione definitiva delle controdeduzioni, si terrà nel corso della prossima settimana.

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