Censis: mutui e compravendite di case al minimo storico, 13 città sognano il grattacielo

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Gli italiani comprano sempre meno case. Anche perché è sempre più difficile ottenere un mutuo. In compenso nelle nostre città cresce la febbre da grattacielo: attualmente sono 13 i progetti realizzati o in corso d’opera per la costruzione di torri sopra i 100 metri di altezza.

Sono alcuni dei dati contenuti nel nuovo Atlante Censis, che fotografa la situazione socio-economica del nostro paese in molti suoi aspetti. Anche Censis rileva come la crisi immobiliare sia ancora in corso: a fine 2012 le compravendite saranno 485.000. Il parallelo con il 2006 – il picco del ciclo espansivo – è impietoso: allora questo dato si attestava a quota 870.000.

Se nel 2011 il 65% delle famiglie intenzionate ad acquistare hanno coronato il loro sogno, quest’anno ci + riuscito solo il 53,5%. Eppure gli italiani continuano a pensare alla casa come un investimento. Non a caso sono 907.000 le famiglie intenzionate ad acquistare un immobile. Qualcosa in meno rispetto al 2011 (quando erano 925.000) e un crollo rispetto agli 1,4 milioni del 2001. Ma è anche vero che, se queste famiglie avessero la possibilità di comprare, il mercato immobiliare potrebbe risollevarsi.

Investire nel mattone non è facile se le banche non concedono finanziamenti. Nel primo semestre 2012 – rileva il Censis – la contrazione è stata del 44% rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel periodo 2008-2011 le banche hanno concesso il 20% di mutui in meno. Da sottolineare come la casa sia soprattutto un affare per famiglie con due redditi e, in otto casi su dieci, già proprietari.

Prevale la richiesta di immobili nuovi o ristrutturati, in edifici multipiano, essendo minoritaria la domanda per le più costose case a schiera o individuali.

Ma se il mattone è in crisi, sono sempre di più le città che sognano un grattacielo. Nel 2012 il Censis ha contato 13 progetti di torri superiori ai 100 metri, già realizzati o in corso d’opera. Sono progetti voluti da grandi gruppi come Unicredit o Intesa Sanpaolo, ma anche enti locali come la Regione Piemonte, mentre la Lombardia ha già costruito la sua nuova sede.

A fronte di questo boom dei grattacieli, la grave situazione dell’edilizia scolastica. Il 30% delle scuole censite risale a prima del 1960 e il 44% è stato realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta, quando i criteri antisismici erano molto meno stringenti di oggi. Si costruiscono sempre meno scuole: solo uno su quattro risale agli ultimi trenta anni.

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