Confidimprese Fvg diventa ‘grande’
Costituita la rete dei confidi territoriali

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La Regione ha intenzione di chiedere allo Stato di regionalizzare l’accesso al Fondo centrale di garanzia, che avverrebbe attraverso i Confidi regionali per le pratiche di finanziamenti bancari di importi ridotti. Lo ha annunciato a Udine il vice presidente della Giunta e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo all’assemblea dei soci diConfidimprese Fvg, lo strumento finanziario del mondo artigianale regionale che ha appena ottenuto da Banca d’Italia di essere iscritto all’albo dei Confidi Maggiori, uno die 46 presenti nell’elenco rispetto ai 600 Confidi operanti in Italia.

La richiesta di regionalizzazione sarà ratificata a breve dalla Giunta regionale e, se l’operazione andrà in porto, la modalità di accesso attraverso i Confidi sarà attuata in via sperimentale con modalità tecniche in corso di definizione, ha aggiunto Bolzonello. Un annuncio atteso dal mondo delle imprese e del commercio, che già da tempo sollecitano la Regione in tal senso, poiché questo processo consentirebbe di favorire le micro imprese che, spesso, hanno difficoltà ad accedere al credito. Il vice presidente ha anche reso noto che la Regione nel 2016 confermerà per il sistema dei Confidi un finanziamento di 5 milioni, un importo pari cioè a quello dell’anno scorso. Nel 2013 la Regione nulla aveva erogato a favore dei Confidi, – 1,5 milioni nel 2010, 2,5 milioni nel 2012 -, recuperando nel 2014 con uno stanziamento di 9,8 milioni, sceso a 5 milioni l’anno scorso e confermati anche per quest’anno.

Da Confidi “Maggiore” ora Confidimprese Fvg, essendo equiparato ad altri intermediari finanziari, avrà una maggiore operatività per erogare finanziamenti, fideiussioni dirette e per gestire fondi pubblici di agevolazione. “Il maggior peso della garanzia di un Confidi Maggiore si traduce anche in un miglioramento dei tassi a favore dei soci”, ha affermato il presidente di Confidimprese Fvg, Roberto Vicentini.

L’assemblea ha validato un bilancio 2015 che ha chiuso con 108.726 euro di utile, un volume delle garanzie a 154 milioni (+13% sul 2014) per un monte affidamenti di 333 milioni.

I soci sono aumentati del 16%, arrivando a 12.795, a seguito della fusione con Confidi artigiani e Pmi di Trieste. La solidità confermata dal Tier 1 è superiore a 20.

“Agli istituti di credito spetta ora il compito di valorizzare ulteriormente le nostre primarie garanzie”, ha concluso il presidente Vicentini.

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