Così si recupera il cliente

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Quali sono le priorità e le attuali linee guida di UniCredit a livello di credit management? In che modo il Gruppo (che oggi opera in 20 paesi europei con circa 148mila dipendenti e 9mila filiali) sta gestendo la problematica delle sofferenze, vera spina nel fianco del sistema bancario nell’epoca della crisi economica? E soprattutto, quali sono gli obiettivi che in questo ambito UniCredit intende raggiungere nel medio periodo?

Abbiamo posto queste domande a Oreste Vidoli, direttore del Dipartimento Customer Recovery di UniCredit. Vidoli, siracusano, classe 1959, oggi nel suo ruolo guida una struttura che conta oltre 700 collaboratori. “La gestione efficace delle sofferenze, spiega Vidoli, è un tema che coinvolge tutto il sistema bancario, peraltro non solo italiano. UniCredit ha effettuato importanti innovazioni nei processi a partire dalla gestione delle morosità, fornendo un supporto concreto ai clienti in difficoltà. In particolare, sui privati sono state create delle ‘facilitazioni di collection’ particolarmente innovative ed efficaci che vanno incontro alle esigenze di chi vorrebbe onorare gli impegni ma si trova in temporanea difficoltà”.
In sostanza, sottolinea Vidoli, l’attività viene svolta non più in ottica di recupero crediti ma di“recupero del cliente”, con un approccio da parte della banca volto a fornire una concreta soluzione nel momento del bisogno.

“Come direttore del Dipartimento Customer Recovery, che opera nel Monitoring del CRO Italia, ho potuto constatare come la nostra attività incarni lo slogan di UniCredit ‘la vita è fatta di alti e bassi e noi ci siamo in entrambi i casi’. In quest’ottica stiamo portando l’esperienza sui privati anche alle piccole imprese per fornire un approccio concreto di supporto in uno scenario di grande difficoltà. Certamente sono sempre di più i casi in cui i clienti acquisiscono un profilo di rischio talmente deteriorato da passare il confine e diventare ‘debitori’, entrare quindi nelle ‘sofferenze’, terminologia mai più appropriata e da coniugare al plurale in quanto coinvolge il debitore da un lato e la banca dall’altro che viene chiamata a sopportarne il peso. Sul fronte delle sofferenze le priorità sono legate alla ‘certezza legale’ e al reale valore del collateral, della garanzia precedentemente presa a supporto dell’operazione creditizia. Se non si è agito con disciplina e rigore in fase di erogazione del credito, difficilmente si possono risolvere i problemi in area di sofferenza. UniCredit nelle ultime trimestrali ha costantemente raggiunto una riduzione del costo del rischio in linea con gli sfidanti obiettivi del piano industriale”.

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