Crif, nel 2012 le carte credito calano del 4,5%

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Nel corso del 2012 le carte di credito in circolazione sono diminuite del -4,5% rispetto al 2011, un calo più contenuto rispetto al -12% registrato nel 2011 e collegato a processi di razionalizzazione intrapresi sia dagli intermediari finanziari sia dalle famiglie.
E’ quanto emerge dall’undicesima edizione dell’Osservatorio sulle Carte di Credito realizzato da Assofin, Crif Decision Solutions e GfK Eurisko. Secondo lo studio il numero delle transazioni effettuate ha fatto registrare un incremento del 3,7% nel 2012, riprendendo il trend di crescita interrotto con la leggera flessione (-0,3%) rilevato tra il 2010 e il 2011. L’Italia continua a caratterizzarsi per un trend di continua, seppur lenta, diffusione degli strumenti di pagamento alternativi al contante. Infatti, nel corso del 2012 il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante è cresciuto del 4,2% (in linea con il 3,9% del 2011), mentre l’importo complessivo delle transazioni e’ diminuito del 2,7% rispetto all’anno precedente (+2.2% nel 2011).
Il valore medio delle transazioni effettuate con carta di credito si è attestato nel 2012 intorno ai 93 euro, contro i 95 euro del 2011 e i 97 euro del 2010. Il dato, unitamente alla costanza dell’importo medio delle transazioni su Pos con carte di debito, conferma un comportamento di utilizzo della moneta elettronica da parte dei consumatori anche per acquisti di importo contenuto. Al contrario, nel 2012 continua a crescere il numero di carte di debito in circolazione (+5,5% rispetto all’anno precedente). Continua a crescere anche la diffusione delle carte prepagate, a conferma del loro ruolo di strumento di inclusione finanziaria (+32,4% nel 2012 rispetto al 2011, anno in cui la crescita era stata del 14.9%). Tale diffusione è stata accompagnata anche da una crescita nell’utilizzo, con un +25,9% per il numero di transazioni e un +30,6% per quanto riguarda il valore delle operazioni. Il numero di carte rateali/opzione in circolazione ha fatto registrare nel 2012 un ulteriore rallentamento, con un deciso -23,2%.
Da un punto di vista geografico, le carte a saldo hanno la loro maggiore diffusione in Lombardia (23,6% del totale nazionale), nel Lazio (11,5%) e nel Veneto (9,3%). In fondo alla classifica troviamo invece la Valle d’Aosta (0,2%), il Molise (0,3%) e la Basilicata (0,7%), evidentemente condizionate dalla numerosità della popolazione residente. Anche per la diffusione delle carte rateali si conferma il primato della Lombardia (14% del totale nazionale), seguita dal Lazio (11,3%) e dalla Sicilia (11,1%). Diffusione assai modesta, invece, in Basilicata (0,6%), Molise (0,5%) e Valle D’Aosta (0,2%).

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