Da oggi è possibile inviare la dichiarazione precompilata del modello 730
Da oggi i contribuenti o i loro delegati possono modificare i modelli 730 o inviarli.
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Da oggi i contribuenti o i loro delegati possono modificare i modelli 730inviarli.

Le modalità di accesso, a parte la novità relativa alla possibilità di delegare anche i propri familiari o persone di fiducia, non sono variate rispetto allo scorso anno.

L’unico aspetto da segnalare riguarda l’utilizzo dello SPID per poter accedere alla sezione riservata.

Proviamo, dunque, a sintetizzare i passaggi da seguire per accedere alla dichiarazione e quali sono le operazioni da eseguire prima dell’invio.

Come accedere alla sezione riservata

Per accedere alla dichiarazione precompilata è necessario essere in possesso di:

– Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o identità SPID;

– Carta d’identità elettronica (CIE).

Per i soggetti che possono ancora usarle, sono valide anche le credenziali rilasciate dall’Agenzia (Entratel/Fisconline).

Infatti, dal 1° ottobre 2021, le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate ai cittadini non possono essere più utilizzate per l’accesso all’area riservata, se non in casi residuali. Nulla cambia, invece, per professionisti e imprese.

Inoltre, esiste anche la possibilità di utilizzare le credenziali dispositive rilasciate dall’INPS.

Una volta entrato, dunque, il contribuente può effettuare alcune operazioni tra cui:

1) visualizzare i dati precaricati;

2) scegliere il modello di dichiarazione più adatto al suo status fiscale;

3) compilare ed inviare la dichiarazione.

Visualizzazione dei dati precaricati

Scegliendo la voce “Visualizza dati”, appare l’elenco delle voci contenente i dati relativi alla dichiarazione e se sono stati o meno utilizzati, tra cui quelli relativi:

– alla Certificazione Unica;

– ai carichi familiari;

– agli eventuali redditi dei terreni e/o dei fabbricati;

– alle eventuali spese che danno diritto alla detrazione e/o deduzione.

In particolare, per questi ultimi, è riportato il dettaglio delle spese comprensivi di importi e, come detto, se sono stati utilizzati.

La fase del controllo dei dati, dunque, è estremamente importante in quanto permette al contribuente di verificare se nella dichiarazione precompilata risultano presenti tutti gli elementi a lui noti, sia in relazione ai redditi che alle spese.

Ad esempio, potrebbe capitare che ci sono state variazioni nei dati catastali degli immobili.

In questo caso, nel dettaglio potrebbe risultare che l’informazione è nota all’Amministrazione finanziaria ma non sono stati precaricati i dati aggiornati.

In questo caso, dunque, è richiesto, da parte del contribuente, un intervento manuale.

Scelta del modello

Una volta verificati i dati, il passo successivo è quello di scegliere il modello dichiarativo precompilato.

Il sistema dà la possibilità al contribuente di essere guidato nella scelta proponendo, dunque, il modello più adatto a lui.

Compilazione e invio della dichiarazione

L’ultimo passaggio da effettuare consiste nella compilazione e nell’invio della dichiarazione (comunque è sempre possibile rifiutare la precompilata e presentare la dichiarazione con le modalità e canali tradizionali).

Chiaramente, prima dell’invio, è bene controllare il risultato contabile della dichiarazione e, cioè, se risulta un debito o un credito d’imposta.

In questo ultimo passaggio occorre fare molta attenzione all’opportunità o meno di fare alcune modifiche, sempre che le stesse non siano obbligatoriamente richieste.

Infatti, l’invio di un modello senza (se si selezione il pulsante “Accetta 730”) o con modifiche (selezione del pulsante “Modifica 730”) ha importanti risvolti in termini di controlli.

Volendo sintetizzare, la situazione può essere così rappresentata:

Dichiarazione precompilataPresentazioneControlli (1)
AccettataDirettamente o mediante sostitutoNessuno
ModificataDirettamente o mediante sostituto– Controllo documentale anche sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali); la stessa esclusione prevista nel caso di dichiarazione accettata senza modifiche opera invece per la parte dei dati relativi agli oneri, forniti da soggetti terzi, indicati nella dichiarazione precompilata, che non risultano modificati; (2)- controllo preventivo, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine ed erogazione dei rimborsi non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine (3).
Accettata o modificataTramite CAF o professionistaControllo documentale effettuato nei confronti del CAF o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, esteso anche ai dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi.
Rifiutata (dichiarazione non precompilata)Ordinari controlli sulle dichiarazioni (stessi controlli previsti per la presentazione di Modello precompilato tramite CAF/professionista).
(1) Resta fermo il controllo sulla sussistenza delle condizioni oggettive che danno diritto alle detrazioni e alle agevolazioni, oltre alle altre ordinarie attività di controllo sulla omissione di redditi.(2) Con riferimento agli oneri forniti dai soggetti terzi che risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate effettua il controllo formale relativamente ai documenti che hanno determinato la modifica.(3) Il controllo preventivo si applica in caso di modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 30 maggio 2022 ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

Pertanto, se non si tratta di modifiche obbligatorie, occorre effettuare una attenta valutazione rapportando i costi/benefici di tali modifiche ed evitando di effettuarle, se possibile e fattibile.

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