Dagli USA il rating di sostenibilità più alto concesso in Europa a una infrastruttura autostradale
Grazie a una riduzione dei tempi di viaggio e a un progetto che mette l’ambiente al primo posto, il Passante di Bologna è la prima infrastruttura autostradale in tutta Europa a ricevere la certificazione Envision con il rating Platinum, il più alto livello raggiungibile.
scavi autostrade per l'Italia

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Grazie a una riduzione dei tempi di viaggio e a un progetto che mette l’ambiente al primo posto, il Passante di Bologna è la prima infrastruttura autostradale in tutta Europa a ricevere la certificazione Envision con il rating Platinum, il più alto livello raggiungibile.

Il protocollo Envision è nato dalla collaborazione tra l’Università di Harvard e l’organizzazione no profit ISI di Washington. E’ arrivato in Italia su iniziativa di Icmq, organismo di certificazione specializzato nel settore delle costruzioni.

Al Passante sono stati riconosciuti alti livelli qualitativi in tutte le macroaree individuate per la valutazione: qualità della vita, uso sostenibile delle risorse, tutela e rispetto del clima e dell’ambiente, collaborazione e costante comunicazione nella definizione del piano.

Il Passante di Bologna

Il progetto del Passante – realizzato da Tecne, società di ingegneria e progettazione del Gruppo Aspi – prevede il potenziamento in sede dell’attuale sistema Autostrada A14/Tangenziale, con un allargamento di circa 8 metri per lato e una estensione di circa 13 km, con un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro.

I lavori propedeutici alla sua realizzazione verranno avviati a inizio 2023, per una durata di circa 55 mesi.

La priorità verrà data alla realizzazione delle aree a verde che, nella massima attenzione al territorio, saranno avviate subito dopo il completamento delle procedure di affidamento dei lavori.

L’intervento concretizzerà lo sviluppo di un ideale “anello verde” di circa 140 ettari che assolverà al compito di essere una grande opera di mitigazione e inserimento ambientale e paesaggistico dell’opera, ampliando anche gli spazi verdi con 30 ettari di nuovi parchi pubblici.

Il progetto prevede, nel complesso, la messa a dimora di 34.300 alberi e circa 60.000 arbusti, incrementando in modo considerevole la dotazione di verde urbano.

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