Dal 2010 sono raddoppiati i pensionati in fuga dall’Italia
Cinquecento euro sembrano pochi? I nuovi minimi saranno più bassi

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Che cosa ci si aspetta dopo una vita di fatica e sacrifici, passata a fronteggiare bollette, tasse, spese, figli da mantenere, sveglie da rispettare e giornate interminabili a fare lavori più o meno piacevoli? Non molto, in Italia. Per chi vuole, giustamente, vivere nel Paese in cui è nato e cresciuto, sperando di potersi godere la vecchiaia in tutta tranquillità e, perché no, togliersi qualche sfizio, le notizie degli ultimi mesi non rimandano ad una visione rosea di quel che potranno avere i futuri pensionati.

 

Nonostante i metodi utili che permettono di arrivare tranquilli al pensionamento, come l’investimento dei propri risparmi in fondi pensione, bisognerebbe fare ancora molto per convincere il popolo italiano a non abbandonare il proprio Paese di origine una volta raggiunta la tanto agognata età. L’Italia, purtroppo, è quinta nella classifica dei Paesi europei per pressione fiscale sulle pensioni e basta fermarsi a pensare che su un assegno di 1500 euro se ne pagano 600 di tasse (mentre in Germania solo 60) per non biasimare chi decide di fare le valigie e lasciare il bel Paese alla volta di destinazioni lontane, ma che permettono di vivere degnamente la propria vecchiaia.

 

Non a caso dal 2010 sono raddoppiati i pensionati che si sono trasferiti in zone più o meno lontane del mondo, per riuscire ad avere quel che meritano: una vita tranquilla. Quali sono, quindi, le destinazioni più gettonate, e perché? Il Messico è uno degli Stati prediletti dai pensionati perché, oltre al clima mite e gradevole, il cambio di valuta è tra i più vantaggiosi del mondo. Una pensione da 1000 euro, infatti, diventa uno stipendio mensile di 16.000 pesos, paragonabile allo stipendio di un dirigente d’azienda. Tantissime le cose che ci si possono permettere: un appartamento, andare a cena fuori praticamente tutte le sere, abbonamenti televisivi, corsi di qualsiasi tipo, una donna di servizio e visite mediche specialistiche.

 

Discorso simile per Panama, nazione centro-americana dal clima perfetto, che offre un visto specifico assegnando la residenza a vita a tutti coloro che attestano di avere un legame con il Paese, come un immobile, ad esempio. Per i pensionati che percepiscono un assegno mensile di almeno 1.000 dollari al mese è previsto inoltre l’ottenimento di status di “pensionato permanente” e le tariffe scontate per visite, abbonamenti, hotel, bollette, biglietti per treni e aerei sono molto vantaggiosi. Tutti aspetti che si ritrovano anche in Ecuador, destinazione che International Living ha giudicato la migliore del 2015 per i pensionati. Perché? Chi ha più di 65 anni ha diritto ad ingenti sconti per voli che partono dal Paese sudamericano, oltre al 50% di sconto su bollette e trasporto pubblico e, in generale, il costo della vita è del 40% inferiore all’Italia. Non è abbastanza? Probabilmente pensando alla diversità e alla bellezza dei paesaggi, dalle spiagge dell’Oceano Pacifico fino ai picchi delle Ande, potrebbe davvero venir voglia di fare le valigie e trasferirsi dall’altra parte del mondo.

 

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