Ente Carige, vertice sulla governance

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carigeMentre in Fondazione Carige si prepara una nuova seduta della commissione statuto (prevista per lunedì prossimo), ieri il titolo di Banca Carige ha chiuso a piazza Affari a 0,0624, segnando -1,89%. Secondo alcuni analisti si tratta di un assestamento, dopo la seduta di mercoledì che aveva visto l’istituto genovese crescere del 3,58%, in controtendenza con l’andamento generale della Borsa e del comparto bancario. Una risalita dopo lo scossone impresso al titolo dalla decisione della Consob di impugnare, presso il tribunale di Genova, il bilancio 2013 dell’istituto, con l’obiettivo di arrivare a una rideterminazione dei valori degli avviamenti e delle partecipazioni inseriti nell’esercizio 2012.
Sul fronte della ricapitalizzazione, chiesta da Bce e che potrebbe raggiungere i 700 milioni, finora l’ente di vigilanza europeo non ha inviato indicazioni sul livello di Cet1 da raggiungere, a differenza di quanto accaduto per altri istituti, in primis Mps (Carige prevede di toccare un Cet1 del 12%, post aumento). E ieri si sono rincorse voci riguardo a un possibile incontro, che sarebbe programmato per la prossima settimana, tra banca Imi, advisor di Fondazione Carige (che detiene il 19% circa di Carige) e Andrea Bonomi che, con la sua Investindustrial, è interessato alla quota dell’istituto di credito detenuta dell’ente.
Intanto la fondazione si prepara a sfoltire il numero di consiglieri di amministrazione e di indirizzo. Lunedì prossimo si riunirà, a quello scopo, la commissione statuto dell’ente, già riunitasi questa settimana, senza arrivare a una decisione. C’è chi vorrebbe tagliare, mantenendo però le proporzioni tra enti e istituzioni che oggi indicano i componenti dei consigli. E chi preferirebbe, per le nomine, mettere in minoranza la parte politica e concedere la designazione della maggioranza dei membri a società civile e camere di commercio.

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