Esportazioni? In Italia ci sono segnali confortanti
trasferta impresa di traslochi

Ancora nessun commento

 

Le nostre esportazioni in diversi settori manifatturieri sono incrementate rispetto all’anno precedente. In misura non troppo forte, ma è significativo vedere un +3, +4% in diversi settori. C’è anche un altro lato di questa medaglia. Che cosa sta succedendo? Nei paesi dove si era delocalizzato (estremo Oriente, Cina) i salari lentamente crescono. Da noi, in tutto l’Occidente, sono invece rimasti abbastanza fermi. La differenza con questi paesi sta diminuendo.

C’è anche da tenere di conto che la tecnologia è una responsabile dell’incidenza dei salari. Comincia quindi ad esserci in diversi settori la convenienza a produrre dove ci sono i centri di consumo. E’ accaduto per una settantina di società in Italia, con una percentuale superiore a tutti gli altri paesi europei.

Voglio sottolineare un solo caso. Per esempio, aziende estere che producevano per l’Italia, ma fuori da essa. Sto parlando dell’IKEA. L’IKEA ha importato in Italia la produzione che prima faceva nei paesi dell’Est, e che prima vendeva in Italia. Questo è un buon segnale.

Quindi c’è sia il fenomeno dell’incremento delle esportazioni, molto importante, soprattutto nei settori in cui siamo leader. E poi c’è questo fenomeno di re-import. Tutto questo non è ancora abbastanza, ovviamente, ma sono buoni segnali.

Rispetto al mese precedente, a novembre 2016 si registra un aumento sia per le esportazioni (+2,2%) sia per le importazioni (+1,7%). Il surplus commerciale è di 4,2 miliardi (+4,0 miliardi a novembre 2015).

L’aumento congiunturale dell’export è trainato dalle vendite verso i mercati extra Ue (+3,4%) e in misura minore da quelle verso l’area Ue (+1,2%). Tutti i principali raggruppamenti di industrie sono in espansione a eccezione dei beni di consumo durevoli (-0,9%), che registrano un leggero calo.

Nel trimestre settembre-novembre 2016, rispetto al trimestre precedente, l’aumento dell’export (+0,9%) coinvolge entrambe le principali aree di sbocco, con una crescita più intensa per i paesi extra Ue (+1,7%), rispetto all’area Ue (+0,4%). Le importazioni (+1,2%) crescono in misura lievemente più ampia delle esportazioni.

A novembre 2016 la crescita tendenziale dell’export (+5,7%) riguarda con analoga intensità sia l’area Ue (+5,7%) sia quella extra Ue (+5,6%); l’incremento dell’import (+5,6%) è principalmente determinato dall’area Ue (+8,1%).

Le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+18,4%), di autoveicoli (+13,7%) e di sostanze e prodotti chimici (+13,4%) sono in forte aumento. Dal lato dell’import, aumenti rilevanti riguardano gli autoveicoli (+27,8%), i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+12,3%) e i macchinari e apparecchi n.c.a. (+11,6%).

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI