Evasione fiscale è anche “Deutsche”, la Bank accusata di riciclare

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Arrestati in cinque, coinvolti in venticinque e tra loro il co-Ceo e il consigliere finanziario, tutti dipendenti e amministratori di un’importantissima banca. Accusati di evasione fiscale e riciclaggio. Nessuno stupore se non fosse che l’importante istituto bancario in questione risponde al nome di Deutsche Bank. Anche laGermania conosce quindi la corruzione, l’evasione e tutti i malcostumi che credevamo quasi una nostra esclusiva. Anche i tedeschi non sono in fondo così perfetti e non è tutto oro quel che luccica.

Si sono presentati di prima mattina con dieci minibus Volkswagen e due grossi autobus Mercedes davanti alle due torri sede ed emblema dell’istituto di Francoforte i poliziotti di Berlino.

Presenti in forze nella sede centrale della Deustche Bank e contemporaneamente in azione anche nelle altre sedi di Deutsche a Francoforte, Düsseldorf e Berlino, oltre che nelle abitazioni dei circa 25 sospettati sparse per la Germania. Guardie e funzionari della finanza in giacca e cravatta con fasce nere al braccio con la scritta “polizia” che facevano la spola fra gli ascensori e una sala delle conferenze, portando valigette zeppe di documenti. Con questo spiegamento di forze la polizia tedescaha tratto in arresto 5 bancari, i cui nomi non sono stati diffusi, e ne ha indagati almeno altri 25, coinvolgendo anche co-Ceo di Db Jürgen Fitschen, e il consigliere finanziario Stefan Krause.

I reati contestati sono evasione fiscale e, sostiene il quotidiano Handelsblatt, riciclaggio. Accuse legata allo scambio di certificati di anidride carbonica in corso dal 2010 attraverso cui l’istituto bancario tedesco avrebbe eluso il fisco con false certificazioni. Secondo un comunicato emesso da Db “la dichiarazione fiscale è già stata corretta volontariamente da lungo tempo” e l’istituto ha sottolineato che “a differenza di quanto sostenuto dai magistrati”, le correzioni sono state effettuate “nei tempi prescritti” dalla normativa.

Ma nonostante le precisazioni e la disponibilità assoluta a collaborare dichiarata da Db il primo istituto tedesco è dunque, almeno secondo gli inquirenti, coinvolto nell’evasione multimilionariapiù di quanto ritenuto sino a pochi giorni fa. I magistrati sospettano che dipendenti di Deutsche Bank abbiano svolto un ruolo di intermediari finanziari per frodi legate alla compravendita dicertificati sulle emissioni di Co2. In un primo tempo l’istituto era già intervenuto con licenziamenti e sospensioni, mentre ora l’inchiesta è stata allargata da 7 a oltre 25 dipendenti, e ha portato all’arresto di cinque persone.

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