Gli intermediari assicurativi continuano a rivestire un ruolo cruciale
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Il giro d’affari procurato da questi professionisti è stato di 1.600 miliardi di euro nel 2013, nei principali Paesi Europei.

La fonte ufficiale dalla quale provengono questi dati è l’Osservatorio Cgpa Europe, che si occupa proprio di intermediazione assicurativa e più specificatamente dei rischi professionali degli intermediari assicurativi. L’Osservatorio ha rilevato che, proprio grazie al ruolo centrale di queste figure professionali, nel 2013 è stato possibile raccogliere  il 52% dei premi dei rami vita e ben il 65% dei rami danni, per un totale di 1.600 miliardi di euro che equivalgono al 35% del mercato assicurativo mondiale.

Le informazioni monitorate confermano la tendenza del mercato ad evolversi sia da un punto di vista normativo che da un punto di vista tecnologico. Per quanto riguarda l’evoluzione normativa, la legge ha conferito sempre più centralità alla figura dell’intermediario, prevedendo sia maggiori possibilità di crescita professionale sia più criteri di trasparenza da rispettare nei confronti dei clienti (che quindi si fidano di più); per quanto concerne l’evoluzione tecnologica , si assiste all’introduzione di un numero sempre maggiore di supporti informativi e strumenti tecnologici nell’attività distributiva.

In Italia il numero degli intermediari assicurativi è tra i più elevati d’Europa. In particolare si registrano quasi 36 mila agenti, più di 5 mila broker e oltre 193 mila collaboratori (dati alla fine del 2013). Il ruolo predominante degli intermediari si registra nel ramo danni, dove svolgono oltre l’88% dell’attività. Limitato a poco più del 15% il ramo vita, vista l’imponenza della distribuzione bancaria.

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