Greco: Generali è pronta ad aumentare i dividendi Maxi-alleato nei prodotti

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«Abbiamo preso l’impegno di aumentare il dividendo. E dal prossimo anno lo faremo, li porteremo a livello della media degli altri competitor». Mario Greco, ceo delle Generali, per la prima volta davanti alla platea del Gruppo Agenti Generali, riuniti ieri a Milano per la 5° Convention, torna a parlare di cedola. Lo fa assicurando che d’ora in poi sarà più rotonda e questo potrà accadere perché dopo due anni «particolarmente complicati, ora per il gruppo è iniziata una fase nuova». Greco ricorda di essere arrivato a Trieste quando «l’azienda capitalizzava 13 miliardi e aveva 14 miliardi di debiti» e il mercato attendeva un aumento di capitale nell’ordine dei 4-6 miliardi. L’iniezione di liquidità, come noto, non venne messa in agenda, piuttosto si imboccò una strada diversa: «Si decise di fare con le risorse proprie, senza chiedere nulla ai soci, anzi mantenendo la forza per poter continuare a investire e crescere». Ora Generali vale 25 miliardi di euro, la situazione patrimoniale è stata stabilizzata e, «nel mezzo si è dato anche vita al progetto Italia, una storia di incredibile successo». Che ha portato la compagnia a diventare «la prima, la più grande e la più forte del paese». Il manager si è detto «impressionato» dei risultati fin qui raggiunti da Generali Italia «merito del team di vertice ma anche degli agenti». Agenti che, con ogni probabilità, hanno apprezzato l’annuncio di Philippe Donnet, guida della compagnia nel paese: «Lo scorso venerdì è terminato il roll out di Ina-Assitalia». Ora il progetto di aggregazione è davvero a buon punto: 1.500 agenzie viaggiano sulla stessa piattaforma per i rapporti contabili, per i rami danni e per il ramo vita. La migrazione ha dato qualche grattacapo agli agenti che, ha però assicurato Donnet, «da qui a fine anno potranno convogliare le proprie energie sulle priorità commerciali». Anche perché nel 2015 si inizia con la «piattaforma comune sui rami elementari». L’obiettivo è, per fine 2015, aver completato al 90% l’integrazione. Ma nel contempo Generali intende continuare a servire la rete. «La raccolta netta del vita nel 2014 ha fatto un salto notevole sia in termini di volume che di valore», ha spiegato Donnet. E questo grazie anche ai nuovi prodotti. E proprio parlando di prodotti, Greco ha svelato che «a breve verrà annunciata un’importante partnership» che permetterà alle Generali di distribuire in Europa prodotti altamente innovativi oggi non presenti. Il nome del “fornitore” non è stato ancora annunciato.
Gli agenti, tuttavia, analizzando il destino della professione e i rischi e le opportunità connesse non limitano il dibattito alla sola fabbrica prodotto. Anzi, nel corso della Convention, durante un successivo dibattito, presenti il presidente degli Agenti Generali Vincenzo Cirasola, il nuovo chief marketing officer di Generali Italia, Stefano Gentili, Massimo Busetti, senior partner di Boston Consulting Group e Chiara Frigerio, professore di organizzazione aziendale all’Università Cattolica e segretario del Cetif, ci si è interrogati sul futuro delle reti. Sul tavolo la consapevolezza che il settore assicurativo è alla vigilia di una svolta epocale ma anche la certezza che per le Generali le agenzie restano il canale chiave per raggiungere i clienti. D’altra parte, il 70% dei premi raccolti da Trieste in Italia arriva dagli agenti. Il loro ruolo è destinato quindi a restare centrale anche perché, come ha commentato Cirasola, gli agenti sono ancora «efficienti, utili e indispensabili».

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