L’azienda Bonfiglioli entro fine anno si trasferirà con 100 addetti nei nuovi spazi predisposti da Trentino Sviluppo nel Polo Meccatronica di Rovereto.
Oggi Sonia Bonfiglioli e l’assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli, hanno visitato il nuovo stabilimento BMR IV, che può contare su una superficie coperta di 6.000 metri quadrati, il doppio di quella attualmente a disposizione di Bonfiglioli. L’investimento complessivo è di 10,5 milioni di euro: 5,5 milioni il valore di aggiudicazione dell’appalto ai quali si sommano i 5 milioni investiti dall’azienda per nuovi impianti tecnologici e produttivi.
«Qui realizzeremo qualcosa di nuovo, che non facciamo da nessun’altra parte: svilupperemo prodotti e processi digitali intelligenti, capaci di interfacciarsi con i nostri clienti», ha detto Sonia Bonfiglioli. «Questo nuovo stabilimento -ha aggiunto – rappresenta crescita industriale ma soprattutto incitamento a crescita professionale delle persone che qui lavoreranno. La loro crescita dovrà contaminare affinchè la professionalità ‘digitalè possa diventare un valore aggiunto distintivo dei lavoratori trentini».
«Un bell’esempio – ha sottolineato l’assessore Spinelli – di ricerca abbinata alla fabbrica tradizionale. Una fabbrica evoluta, che è quella che vogliamo in Trentino, una fabbrica che possa avere intense relazioni con il territorio, con altri componenti della nostra economia e che alzi il livello del tessuto economico locale».
Se lo stabilimento sarà un valore aggiunto pe ril territorio, rimangono ombre sulle sue esigenze, soprattutto di personale qualificato, a tutti i livelli. «Dobbiamo investire in tecnologia ma è fondamentale la risorsa umana. Ma abbiamo bisogno di persone formate, che pensino in digitale» è stato detto. E qui c’è la nota dolente. La scuola, in verità, ci prova e in futuro forse saranno in tanti ad uscire formati pronti per il mondo del lavoro. Intanto la Provincia chiede aiuto proprio alle imprese. Anzi, in questo caso a Bonfiglioli. «Noi vogliamo puntare su un Trentino incubatore della nuova industria 4.0. Per questo chiediamo aiuto all’azienda: importanti sono i percorsi scuola-lavoro, la formazione, gli stage per avvicinare di più gli studenti alla professione», butta lì Spinelli.