I sindacati scrivono a Padoan
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La speculazione produce sempre danni e FIRST Cisl non ha più intenzione di farne pagare, sempre ai lavoratori, le conseguenze.

Le continue e a volte incontrollate “fughe di notizie”, con cui si trovano a operare in amministrazione straordinaria Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, rischiano di inficiare importanti accordi sindacali finalizzati alla riduzione dei costi e  all’efficientamento dei processi produttivi. Contesto, questo, essenziale per il consolidamento patrimoniale, preliminare al rilancio competitivo che possa consentire a sua volta la tenuta occupazionale e, forse, la creazione di nuovi posti di lavoro.

La necessità di fare, con urgenza, il punto della situazione è stata espressa dai Segretari Generali delle Organizzazioni sindacali del Credito, che hanno richiesto un incontro al MEF – Ministero dell’Economia e della Finanza – con il Ministro prof. Pier Carlo Padoan.

L’incontro dovrà essere anche l’occasione per sollecitare il Consiglio dei Ministri ad approvare definitivamente i provvedimenti che permettano di recepire la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo, che istituisce un quadro armonizzato a livello di Unione Europea in tema di risanamento e di risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento.

La Direttiva, come riportato nel testo del MEF, dà attuazione ai principi in materia di risoluzione delle crisi bancarie con l’obiettivo di assicurare che il dissesto di questi soggetti possa essere affrontato tempestivamente e in modo da garantire la continuità delle funzioni essenziali, evitare effetti negativi sulla stabilità finanziaria, preservare l’integrità delle finanze pubbliche, e tutelare i depositanti e gli investitori protetti. La nuova procedura di risoluzione rappresenta, pertanto, un’alternativa per la gestione delle crisi bancarie più efficiente rispetto agli ordinari procedimenti concorsuali in termini di costi non solo per le finanze pubbliche, ma anche per azionisti e creditori.

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