Il Nuovo Piano d’impresa di Intesa Sanpaolo prevede una gestione dinamica del credito e dei rischi

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La gestione dinamica del credito e dei rischi si caratterizzerà per:

● aumento della velocità di concessione:

–  ridisegno degli strumenti di concessione (ad esempio, Pratica Elettronica di Fido
Corporate, plafond per controparti meritevoli);

–  semplificazione della catena decisionale;

–  introduzione di pre-delibera per fidi di importo contenuto a clienti ad alto merito
creditizio;
● gestione proattiva del credito:

–  team dedicato, creando una filiera dedicata alla gestione dei clienti con segnali di
anomalia in fase iniziale, distinta rispetto sia alla filiera dedicata alla concessione del credito sia alla filiera dedicata alla gestione del credito deteriorato e applicata in tutte le Divisioni (in Banca dei Territori già attive circa 300 persone), ed erogando moduli formativi dedicati per oltre 1.000 giornate di formazione;

–  nuovi strumenti, sviluppando un nuovo strumento a supporto della gestione proattiva per la preparazione del Piano di Azione;

–  processi differenziati, introducendo processi di gestione proattiva differenziati per segmento di clientela;

–  il nuovo processo di gestione proattiva del credito testato in Lombardia (e già operativo in tutte le regioni) ha portato – nel primo bimestre del 2014 rispetto al 2013 – a una riduzione dei flussi di credito da in bonis a scaduti e sconfinanti del 31% in questa regione, a fronte di una diminuzione dell’11% registrato nella Banca dei Territori nel suo complesso;

● gestione integrata dei crediti incagliati e ristrutturati:
– evoluzione dell’unità Substandard Loans applicando una logica da business unit per

gestire attivamente il significativo portafoglio di incagli e ristrutturati ad alto valore unitario attraverso: un conto economico dedicato, persone aggiuntive, maggior collaborazione con la front-line e partnership con operatori specializzati nella gestione dei crediti di aziende in difficoltà;

●  rafforzamento delle strutture e delle competenze creditizie:
– riorganizzazione dell’Area Chief Lending Officer, per favorire una migliore
collaborazione con le Business Unit e una gestione integrata dell’intera filiera del credito, e lancio di un programma di capability building dedicato al credito su circa 13.000 risorse di Rete;

●  ottimizzazione dei rischi, monitoraggio dei crediti e controlli:

–  rafforzamento del Sistema dei controlli con una rivisitazione del primo e del secondo
livello;

–  implementazione di un framework di Risk Data and Reporting omogeneo e ad alta
frequenza su tutto il Gruppo;

–  rafforzamento dei team e degli strumenti di monitoraggio del credito.

 

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