Il primo semestre 2015 di FinecoBank si è chiuso con una raccolta netta pari a 2.831 milioni di euro

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La raccolta netta relativa a giugno si è attestata a 357 milioni, con un aumento del 55% rispetto al giugno 2014. Lo si apprende dalla nota nella quale la banca diretta del gruppo UniCredit informa che il cda ha approvato i dati del primo semestre e del secondo trimestre dell’anno. Al 30 giugno, il saldo della raccolta gestita si è attestato a 26,2 miliardi, con un rialzo del 21,4% rispetto ai 21,6 miliardi al 30 giugno 2014, grazie, si legge nella nota ufficiale, “alla raccolta sostenuta dai fondi comuni e, in particolare, dai prodotti ad architettura aperta guidata. Si evidenzia in particolare l’incremento dell’incidenza percentuale dei ‘Guided products & services’ sul risparmio gestito, passata dal 30% del 30 giugno 2014 al 42% a giugno 2015”.

La raccolta diretta è stata pari a 15 miliardi, in crescita del 9,4% rispetto ai 13,7 miliardi al 30 giugno 2014. “La maggior parte della raccolta diretta”, spiega la nota, “è rappresentata da depositi ‘transazionali’, un dato che conferma l’elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, che contribuisce a migliorare la qualità della raccolta diretta, incrementandone la persistenza”. La raccolta amministrata è aumentata a 12,6 miliardi, con un incremento del 6% rispetto agli 11,9 miliardi al 30 giugno 2014. Nei primi sei mesi del 2015, si legge sempre nella nota, “sono stati acquisiti oltre 60mila nuovi clienti, in crescita dell’11% rispetto al primo semestre del 2014. Il numero dei clienti di Fineco al 30 giugno 2015 si attesta dunque a 1.009.138”. I promotori finanziari della rete al 30 giugno 2015 si sono attestati a 2.593 unità, in rialzo del 3,7% rispetto a fine giugno 2014.
Le commissioni nette sono pari a 124,6 milioni e registrano una crescita del 28,4% rispetto al corrispondente periodo del 2014. L’incremento è da imputare principalmente alla crescita delle commissioni relative ai prodotti di risparmio gestito, conseguente all’incremento della raccolta gestita e della penetrazione dei “Guided products & services”. Un’ulteriore contribuzione deriva dalle commissioni di negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari, sostenuta dall’incremento del numero degli ordini eseguiti (14,6 milioni, con un +13% rispetto al primo semestre del 2014) “a seguito di una maggiore volatilità dei mercati e dall’apprezzamento della piattaforma Fineco da parte della clientela”.
I ricavi totalicrescono a 267,7 milioni di euro, in aumento del 18,5% rispetto ai 225,9 milioni riportati nel primo semestre 2014. Il totale costi operativi si è attestato a 119,5 milioni rispetto ai 106,8 milioni al 30 giugno 2014, con un cost/income ratio pari al 44,6%. Tra le spese si segnala, quale elemento di discontinuità rispetto al primo semestre 2014, il costo derivante dall’adozione di piani di stock granting a favore del topmanagement, delle risorse chiave della banca e dei promotori finanziari, pari a 8 milioni di euro. L’utile netto del periodo è pari a 93,7 milioni, con un incremento del 26,9% rispetto ai 73,9 milioni registrati al 30 giugno 2014, “grazie all’incremento delle commissioni nette e al risultato negoziazione, coperture e fair value che hanno ampiamente compensato l’incremento dei costi”. Nel trimestre, i ricavi totali crescono a 131 milioni, in aumento del 16,2% rispetto ai 112,8 milioni riportati nel secondo trimestre del 2014 con una positiva contribuzione da parte di tutte le aree di prodotto. L’utile netto del secondo trimestre è stato pari a 45,9 milioni, in rialzo del 24,3% rispetto ai 36,9 milioni registrati nel secondo trimestre del 2014.
Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank, commenta così: “il primo semestre dell’anno si conclude con risultati di grande soddisfazione, molto positivi in tutte le aree di business della banca. Abbiamo superato l’ambizioso traguardo del milionesimo cliente, la raccolta netta è proseguita con ritmi di crescita molto sostenuti, i servizi di advisory evoluti registrano un andamento positivo a conferma della forte richiesta di consulenza da parte dei risparmiatori. Questi risultati ancora una volta sono la testimonianza del valore del nostro modello che, basandosi su principi di massima trasparenza ed efficienza, si adatta perfettamente alle necessità di investimento dei risparmiatori italiani”.
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