Intervista a Gaetano Burrattini autore del manuale per agenti e mediatori

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Agenti Finanziari ha incontrato Gaetano Burrattini autore del manuale che prepara agenti e mediatori alla prova di esame pubblicato per Edizioni Giuridiche Simone.

Il Dott. Burrattini si è reso disponibile a rispondere a qualche nostra domanda, e ad eventuali domande dagli utenti del sito che potranno essere postate come commento nell’articolo.

Intervista a cura di Domenico Licata

1) Il Ddl 141/2010 mira, in parte, a tutelare il consumatore cercando di rendere l’agente più competente in materia creditizia e dimezzando i passaggi che vi sono tra il cliente e l’istituto erogante. La riforma, a suo parere, riuscirà a realizzare tale progetto?

Si, sono profondamente convinto che questa riforma sia la strada per rendere l’intero comparto della distribuzione dei servizi finanziari più aderente alle richieste del consumatore. Non va dimenticato che in questa riforma è passato anche il principio della responsabilità solidale che lega l’istituto erogatore con il sistema distributivo di cui si serve e di conseguenza mi aspetto che anche le banche e le società finanziarie, presteranno maggiore attenzione alla formazione professionale delle loro reti.

2) Le recenti direttive dell’Oam, pongono le persone fisiche che fino ad oggi erano iscritte come AAF e Mediatori Creditizi, di fronte ad una scelta : diventare Agenti oppure Collaboratori. Se lei dovesse consigliare un giovane alle prime armi, su quale la strada lo indirizzerebbe, e perchè?

Un giovane alle prime armi pùò iniziare facilmente il suo percorso professionale svolgendo l’attività di collaboratore di un agente o di un mediatore creditizio, sia per una questione di costi che per una maggiore facilità di accesso alla professione. D’altra parte non mi sembra che ci siano particolari problemi per un collaboratore per diventare in futuro un agente in attività finanziaria . La eventuale scelta in tal senso , sarebbe conseguente anche ad una migliore conoscenza del mercato da parte del soggetto .

3) Il numero di domande di cui consta il test e il loro grado di difficoltà, rispecchia, a parere suo, il reale livello di preparazione che si possa pretendere da un operatore del settore? O è semplicemente un modo di “snellire” l’elenco UIF?

A mio avviso l’esigenza di diminuire il numero dei soggetti che, almeno formalmente , potevano distribuire i prodotti finanziari è un fatto imprescindibile alla luce delle dimensioni del mercato sia per quanto concerne la domanda che per quanto attiene l’offerta. Per quanto riguarda il numero delle domande ed il loro grado di difficoltà non vedo particolari problemi . Ritengo che la maggiore difficoltà per i partecipanti ai corsi di preparazione all’esame sia costituita da  una certa disabitudine ad affrontare i temi della formazione. Su questo piano molto può aiutare il supporto di una formazione in aula.

4) Se avesse la possibilità di modificare il Ddl lo farebbe? Se si, su quali punti interverrebbe?

Personalmente ho già avuto modo di fornire il mio modesto contributo con articoli e partecipazioni a convegni in questi ultimi anni. Oggi mi piacerebbe che si accellerasse sulla integrazione dei piani formativi previsti per intermediari assicurativi ed intermediari del credito ,perché la formazione in ambito finanziario non può più essere scollegata da quella prevista per il RUI . In alternativa si corre il rischio di obbligare i soggetti  ad una inutile duplicazione di adempimenti e di costi.

5) Ci è giunta notizia che presto verrà pubblicata una seconda edizione del suo manuale che offre la possibilità di effettuare delle simulazioni del test, grazie ad un particolare Software in dotazione. Sono state apportate significative modifiche rispetto alla prima stesura?

Il Manuale che ho curato per conto Delle Edizioni Giuridiche Simone (www.simone.it/catalogo/v57.htm) è in distribuzione dai primi di agosto e la prima stampa è già esaurita , abbiamo deciso di aggiungere alla nuova un semplice sistema  che consente all’acquirente di scaricare il software che gli consente di esercitarsi sulla batteria di 2000 domande che compaiono sul sito dell’OAM come se dovesse sostenere l’esame . Per ora non abbiamo ritenuto di dover modificare i contenuti in quanto questi ultimi saranno rivisti solo quando avremo notizie che l’OAM modificherà i test , per gli esami di novembre saranno gli stessi di settembre

6) Viste le problematiche riscontrate da molti utenti nell’iscrizione OAM, crede che la posta certificata e la firma digitale, contribuiscano veramente a snellire il processo di iscrizione? o era meglio la vecchia raccomandata?

Indubbiamente so che è stato un problema per molti utenti l’utilizzo di questa forma di comunicazione, penso che questo sia anche dovuto alla recente introduzione di questo strumento , ma ritengo che con l’andar del tempo i soggetti acquisiranno dimestichezza anche con la pec e  la firma digitale.

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