Intesa Sanpaolo é la banca «con il tasso di crescita di ricavi più elevato in Europa»: é quanto ha detto l’amministratore delegato dello stesso gruppo, Carlo Messina, intervenendo a un convegno precisando che «siamo i più forti per capitalizzazione e liquidità». Intesa Sanpaolo ha superato il Comprehensive Assessment della Bce con un eccesso di capitale di 10,9 miliardi di euro.

Messina ha quindi sottolineato che nell’ultimo anno il valore di Borsa «é cresciuto del 40%, la banca che è cresciuta di più al mondo». Attraverso la logica della crescita, ha spiegato il manager, «ho fatto in modo di riassorbire 4.500 esuberi», grazie ai ricavi che hanno permesso di mantenerli.Anche alla luce di questo, Messina ha ricordato che la banca sta preparando la carriera dei giovani con la creazione di 2000 posizioni di capi di livello intermedio.
Il manager ha poi ricordato alcuni momenti della propria carriera all’interno del gruppo. In particolare quando provò «grande amarezza» nel vedere che al posto suo venne scelto un direttore che veniva da fuori. «La considerai una rottura nel processo di valorizzazione del merito interno alla banca» e fu un episodio che lo fece reagire «come una belva». A quel punto però Messina ebbe il suo «primo colloquio importante con il presidente Giovanni Bazoli, a cui manifestai in modo maschio la mia perplessità per i messaggi dati alla struttura organizzativa». In quel caso tuttavia, Messina ricorda di aver «conosciuto una persona eccezionale, con una prospettiva di medio periodo». E allora «feci la riflessione di usare la crisi per crescere e poter diventare capo, dimostrando che ce la potevo fare per merito».