Intesa San Paolo, si riapre la corsa alla presidenza del consiglio di gestione. In pole Gian Maria Gros Pietro, ma spunta anche Elsa Fornero

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La Compagnia di San Paolo e il suo presidente Sergio Chiamparino vanno avanti per la propria strada: nominare alla presidenza del consiglio di gestione (cdg) della partecipata Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. Ex presidente di Autostrade e Atlantia, Gros-Pietro, del resto, l’ente piemontese se lo ritrova già “in casa”, poiché siede tra i cinque componenti del comitato di gestione. Il fatto stesso che il manager torinese, in odore di ingresso tanto in Fondazione Crt quanto in Compagnia San Paolo, avesse optato per la seconda ha alimentato le congetture circa un suo possibile imminente ingresso in Intesa, con il prossimo rinnovo degli organi di aprile.

Le stesse congetture, poi, avevano perso quota quando, alla fine dello scorso novembre, Chiamparino aveva rilasciato una intervista al settimanale Il Mondo dichiarando di sostenere gli attuali vertici della banca, compreso dunque l’attuale presidente del consiglio di gestione, il professore della Bocconi Andrea Beltratti. Ciononostante, al momento, secondo quanto risulta all’Huffington Post, sarebbe tornata di attualità la candidatura di Gros-Pietro. La nomina del presidente del cdg, del resto, spetta all’ente torinese, primo azionista del gruppo bancario al 9,72%, fin dai tempi della fusione San Paolo-Intesa, quando, nell’iniziale “spartizione dei poteri” tra i soci, a Cariplo era stata affidata la designazione dell’amministratore delegato (allora Corrado Passera e ora Enrico Tomaso Cucchiani).

Tuttavia, per quanto Chiamparino sembri avere le idee piuttosto chiare, la situazione appare fluida per più di un motivo. Innanzi tutto perché qualcuno, negli ambienti politici torinesi, mormora che lo stesso Chiamparino potrebbe lasciare la Compagnia. Ciò potrebbe accadere nel caso estremo – che però qualcuno ipotizza – in cui, complice una gestione finanziaria non troppo felice soprattutto per quel che riguarda la sanità, per la Regione Piemonte ora presieduta dal leghista Roberto Cota si dovesse di nuovo andare alle urne, magari subito dopo le elezioni di febbraio. Se così fosse, il candidato prescelto del Pd potrebbe essere proprio Chiamparino, che dovrebbe perciò lasciare la Compagnia di Sanpaolo.

Il consiglio generale dell’ente, a sua volta, sarebbe chiamato a nominare il nuovo presidente (potrebbe trattarsi di un terzo o dell’attuale vice di Chiamparino, Luca Remmert, zio di Carla Bruni), che non è detto concordi sulla candidatura di Gros-Pietro in Intesa. Un altro elemento che rende fluida la situazione è poi la ministra uscente del Lavoro, Elsa Fornero, che secondo qualche osservatore appare poco intenzionata a tornare a dedicarsi solo all’università e per questo avrebbe messo nel mirino proprio l’attuale poltrona del suo ex “pupillo” Beltratti.

Insomma, una situazione complessa, della quale però si potrebbe conoscere qualche dettaglio in più già, domani, venerdì 25 gennaio, quando la Compagnia alzerà il velo sul bilancio di missione 2012 e sulle linee programmatiche 2013. Non è escluso che, a margine dell’evento, Chiamparino possa fornire qualche dettaglio sulle nomine in Intesa. Tra l’altro, sempre secondo indiscrezioni raccolte dall’Huffington Post, oltre a quella probabile di Gros-Pietro per il cdg, l’ente torinese potrebbe proporre ai vertici della seconda banca italiana anche Giuseppina De Santis, ex componente del comitato di gestione della stessa Compagnia. Fonti vicine alla Fondazione torinese, tuttavia, non si sbilanciano e spiegano che per quel che riguarda le nomine nella banca c’è in corso una riflessione, che riguarda anche il tema delle quote rose, ma che non si sarebbe ancora arrivati a dei nomi definitivi.

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