Con Intesa Sanpaolo la fattura elettronica diventa easy

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Dal 6 giugno ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza non possono più accettare fatture cartacee e lo stesso avverrà dal 31 marzo 2015 per gli altri enti nazionali e le amministrazioni locali tra cui Comuni, Regioni e Aziende Sanitarie Locali. Ma già da tempo, i nuovi obblighi previsti dalla legge (Dm n. 55 del 3 aprile 2013) hanno accelerato il ricorso alla fattura elettronica nei rapporti di fornitura di beni o servizi tra le imprese e la pubblica amministrazione.
A poco più di un mese dall’effettiva entrata a regime del provvedimento, è ancora presto per fare un bilancio di quella che a tutti gli effetti può essere definita come una vera e propria rivoluzione per la Pa. Un dato sembra però essere abbastanza chiaro: la fatturazione elettronica potrebbe comportare per i conti dello Stato risparmi fino a 6,5 miliardi di euro. A rivelarlo è stato il ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, nel corso di un’audizione davanti alla commissione parlamentare di Vigilanza sull’anagrafe tributaria. Anche se la vera sfida è rinviata all’anno prossimo, quando nel mese di marzo tutte le Pa dovranno adattarsi al nuovo obbligo, già fin d’ora però gli effetti sulla spesa pubblica si preannunciano consistenti. Per le piccole e medie imprese, invece, finora tale obbligo più che un risparmio ha rappresentato un’ulteriore voce di costo da sostenere.
Proprio per venire incontro alle loro esigenze, Intesa Sanpaolo ha previsto una versione semplificata della soluzione di fatturazione elettronica, come spiega Stefano Favale, responsabile del Servizio Prodotti Transazionali di Intesa Sanpaolo: “I nuovi obblighi di legge hanno accelerato i tempi di adozione della fattura elettronica da parte degli enti pubblici, rendendo di fatto indispensabile un veloce adeguamento per le piccole imprese che operano in qualità di fornitori della Pa. Per questo abbiamo sviluppato una soluzione per rispondere alle esigenze di tutti quei soggetti che dovranno attrezzarsi in poco tempo. Per tutte le realtà che hanno necessità di emettere o ricevere un numero limitato di fatture abbiamo inoltre reso disponibile una versione semplificata attivabile in pochi passaggi”.

Le caratteristiche di Easy Fattura

La soluzione sviluppata da Intesa Sanpaolo, ribattezzata Easy Fattura, permette di emettere, inviare (ciclo attivo), ricevere (ciclo passivo) e conservare a norma le fatture elettroniche. La fattura può essere compilata in pochi secondi, utilizzando un computer o un tablet, e inviata con un click ai recapiti eventualmente preregistrati nella rubrica del servizio.
Indipendentemente dal numero di fatture trattate, per il libero professionista, la ditta individuale, l’azienda e gli uffici pubblici è possibile esternalizzare presso la banca l’intero processo di fatturazione e la conservazione a norma di legge.
“Abbiamo iniziato a proporre il servizio di fattura elettronica, accessibile dal portale di remote banking Inbiz dedicato alle imprese, da circa sei anni, spiega Favale. Ci siamo subito resi conto che per aiutare le Pmi occorreva una soluzione ‘light’, ovvero semplice da implementare e in grado di lascare inalterato il processo di fatturazione esistente all’interno dell’azienda. A quel punto abbiamo cercato di ritagliare la nostra soluzione in modo da renderla particolarmente adatta anche alle piccole imprese interessate a lavorare con la Pa ma alla ricerca di soluzioni chiavi in mano non troppo onerose o complesse dal punto di vista It. Abbiamo quindi realizzato l’interfaccia in modo da favorire un agevole data entry per l’utente aggiungendo una serie di funzionalità per consentire la conservazione sostitutiva”.
La soluzione, inoltre non richiede particolare customizzazione e per questo permette alle imprese, anche quelle partite in ritardo, di adempiere fin da subito ai nuovi obblighi.
“Lo step successivo, prosegue Favale, è stato quello di adeguare anche l’offerta commerciale che oggi, per questo tipo di soluzione, prevede un costo corrispondente al numero di fatture inviate. Secondo noi, una volta superata la prima fase di adeguamento ai requisiti della normativa, le imprese potranno valutare tutti i vantaggi derivanti dalla gestione interamente digitale tra cui la semplificazione delle fasi di archiviazione e ricerca dei documenti, nonché l’abbattimento dei tempi e dei costi anche del 90% rispetto alla lavorazione tradizionale cartacea”.

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