Intesa Sanpaolo si accorda con i sindacati su 600 esuberi

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ACCORDO RAGGIUNTO – Intesa Sanpaolo ha trovato un accordo con i sindacati per la gestione di 600 uscite, tra pensionamenti e esodi, dovute alla riorganizzazione e alla chiusura di alcune società del gruppo. È quanto riportano fonti sindacali, che parlano di uscite con incentivi al pensionamento e all’accesso volontario al fondo di settore. L’accordo prevede inoltre, scrivono i sindacati, “l’assunzione di lavoratori ex tempo determinato in base al numero di uscite per pensionamento”.

I DETTAGLI – I 600 esuberi dichiarati dalla banca derivano da trattative nel gruppo relative a fusioni o accorpamenti di società, effettuate a partire dal 2012. L’accordo è stato firmato a Roma da Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Uglcredito e dalla delegazione di Intesa Sanpaolo, guidata dal chief operating officer Francesco Micheli.

PARLANO GLI ANALISTI – “Noi ci aspettiamo una riduzione del costo del personale nel 2013 dello 0,5%”, hanno detto gli analisti di Intermonte (giudizio interessante, con target price di 1,70 euro): “con questo accordo, il valore dei risparmi raggiunti nel corso dell’anno potrebbe salire”.

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