La Commissione europea ha pubblicato una relazione di valutazione degli investimenti effettuati nell’ambito del Fondo sociale europeo (FSE) nel periodo di programmazione 2007-2013 e le relazioni specifiche per ciascuno Stato membro.
Secondo la relazione, alla fine del 2014 almeno 9,4 milioni di residenti europei (di cui 367.458 in Italia) hanno trovato lavoro con il sostegno del Fondo, mentre 8,7 milioni hanno ottenuto un diploma o una certificazione.
Il FSE, istituito dal trattato di Roma nel 1957, è il primo fondo dell’Unione europea in ordine di istituzione ed è il principale strumento europeo d’investimento nel capitale umano in quanto promuove l’occupazione e l’inclusione sociale.
In rete sono consultabili un comunicato stampa particolareggiato, un memo e le schede specifiche per paese, tra cui quella relative all’Italia, da cui emerge che nella penisola la crisi economica ha pesantemente inciso sull’attuazione dell’FSE, in termini di finanziamento, di servizi offerti e di risultati per i partecipanti. I risultati ottenuti dal FSE in Italia sono stati dunque inferiori alle attese, soprattutto nelle aree di convergenza (ovvero le regioni del Sud).
L’efficacia è stata invece più elevata per i partecipanti che hanno maggiormente bisogno di sostegno per accedere all’occupazione (giovani, donne, lavoratori anziani). Le imprese che hanno ottenuto un sostegno in Italia sono state complessivamente 606.000, mentre i progetti beneficiari sono stati 914.000.