Kentucky Fried Chicken in prima fila nella corsa alla carne sintetica
Kentucky Fried Chicken starebbe portando avanti una collaborazione con la società russa 3D Bioprinting Solutions, con l’obiettivo di lanciare quanto prima sul mercato la prima crocchetta di pollo interamente realizzata in laboratorio.
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Kentucky Fried Chicken starebbe portando avanti una collaborazione con la società russa 3D Bioprinting Solutions, con l’obiettivo di lanciare quanto prima sul mercato la prima crocchetta di pollo interamente realizzata in laboratorio.

KFC: le crocchette di pollo del futuro nasceranno in laboratorio

Il procedimento alla base della ricerca è piuttosto complesso, non replicabile in una cucina insomma. L’azienda russa a cui KFC ha affidato lo sviluppo della ‘crocchetta del futuro’ sta lavorando ad una innovativa tecnica di stampa, utilizzando cellule di pollo e materiale vegetale. Il cosiddetto bioprinting, tecnica sempre più sulla cresta dell’onda i cui avanzamenti tecnologici vanno ben oltre la cucina.

L’obiettivo è quello di ricreare, in vitro, il gusto e la consistenza tipica della pepita venduta nei fast food di tutto il mondo. A questo ovviamente si affiancheranno tutti gli altri ingredienti segreti che da decenni caratterizzano il pollo del Colonnello, dal mix di spezie fino alle salse e il pane. La timeline del progetto prevede una prima serie di test sul prodotto finale già nell’autunno di quest’anno, a Mosca.

Alla base di questa scelta motivi ecologici, etici ma anche logistici. Produrre in laboratorio la carne di pollo, come detto dalla stessa KFC, richiede 100 volte meno terreno agricolo, oltre a ridurre le emissioni di gas serra del 25%. A questo ovviamente si aggiunge la riduzione – se non l’eliminazione, in una seconda fase – degli allevamenti intensivi, con gli animali spesso reclusi senza vedere la luce del sole per la loro intera esistenza. Infine un vantaggio anche logistico, svincolando la produzione dall’andamento degli allevamenti, spesso altalenante.

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