La BCE ha condotto un esercizio di valutazione approfondita su quattro banche
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Abanka d.d. (Slovenia)

 

Akciju sabiedrība “Rietumu Banka” (Lettonia)

 

Banca Mediolanum S.p.A. (Italia)

 

Citibank Holdings Ireland Limited1 (Irlanda)

I risultati dell’esercizio per Abanka d.d., Banca Mediolanum S.p.A. e Citibank Holdings Ireland Limited, che hanno fornito il consenso alla divulgazione, sono stati pubblicati sul sito Internet della BCE.

La valutazione approfondita costituisce un obbligo per tutte le banche che vengono o verranno probabilmente sottoposte alla vigilanza diretta della BCE sulla base dei criteri di significatività di cui all’articolo 6, paragrafo 4, del Regolamento (UE) n. 1024/2013. L’esito della valutazione annuale della BCE sulla significatività delle banche sarà reso noto a breve. La valutazione approfondita del 2016 ha avuto caratteristiche simili ai rigorosi esercizi condotti nel 2014 e nel 2015 rispettivamente per 130 e nove banche, e ha previsto un esame della qualità degli attivi (asset quality review, AQR) e una prova di stress.

Per l’esecuzione dell’AQR è stata applicata la metodologia utilizzata nel 2014 e nel 2015. L’esercizio, di natura prudenziale e non contabile, fornisce una valutazione puntuale del valore contabile delle attività delle banche a fine 2015 e stabilisce se sussistano possibili esigenze di rafforzamento patrimoniale. L’individuazione di ulteriori esposizioni deteriorate e l’aumento dei livelli di accantonamento specifici e generici sono state le principali determinanti delle rettifiche apportate al capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1, CET1) nell’ambito dell’AQR.

Per la prova di stress è stata applicata la metodologia adottata dall’Autorità bancaria europea nell’esercizio di stress del 2016. I risultati dell’AQR hanno costituito il punto di partenza per la prova di stress, che ha proiettato su tre anni (2016-2018) l’evoluzione delle posizioni patrimoniali delle banche ipotizzando uno scenario di base e uno avverso.

I coefficienti minimi applicati per l’individuazione di carenze patrimoniali sono stati mantenuti ai medesimi livelli del 2014 e del 2015: un coefficiente CET1 dell’8% per l’AQR e lo scenario di base della prova di stress e un coefficiente CET1 del 5,5% per lo scenario avverso. Il valore massimo delle carenze emerse dalle diverse componenti dell’esercizio determina la carenza patrimoniale complessiva della banca. Si riporta di seguito nella tavola 1 una sintesi dei risultati delle tre banche partecipanti che hanno fornito il consenso alla divulgazione.

Tavola 1 – Evoluzione dei coefficienti CET1 e relativa carenza patrimoniale

Denominazione della banca

CET1 di partenza (1)

CET1 post AQR (1)

CET1 scenario di base (2)

CET1 scenario avverso (2)

Carenza CET1

 

(%)

(%)

(%)

(%)

(milioni di euro)

Abanka d.d.

23,0%

22,6%

23,8%

10,0%

0

Banca Mediolanum S.p.A.

19,7%

19,7%

23,0%

17,7%

0

Citibank Holdings Ireland Limited

14,7%

13,3%

12,7%

10,4%

0

1) Coefficiente CET1 al 31 dicembre 2015; per Citibank Holdings Ireland Limited la data di riferimento utilizzata è il 31 marzo 2016.

2) Livello minimo del coefficiente CET1 nell’orizzonte temporale di tre anni della prova di stress.

Nessuno dei tre intermediari ha registrato valori inferiori alle relative soglie di riferimento per effetto dell’AQR e della prova di stress; le banche non presentano quindi carenze patrimoniali in esito alla valutazione approfondita. Tuttavia, coerentemente con l’approccio adottato per gli esercizi del 2014 e del 2015, ci si attende che le banche intraprendano azioni mirate a fronteggiare i rilievi qualitativi emersi dall’AQR, ad esempio le carenze in tema di politiche e processi e gli elementi di debolezza relativi ai sistemi informativi.

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