La peggior performance trimestrale dal 2011 per l’azionariato mondiale
borsa italiana

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Il mercato azionario ha perso oltre 13mila miliardi di dollari da giugno a livello globale, minimi di due anni. La capitalizzazione del mercato è scesa sotto i 60mila miliardi per la prima volta da febbraio dell’anno scorso. Un clima reso ancora più cupo dopo l’annuncio da parte del Fondo Monetario Internazionale di un aumento dei fallimenti aziendali dovuti alla crisi dei mercati emergenti, dopo lo splendore avuto negli ultimi dieci anni.

Scende l’indice S&P 500 all’8,5 per cento, il più grande calo mai registrato dal terzo trimestre del 2011. Crollano nelle ultime settimane i settori, prima ai massimi livelli, delle scorte biotech e della sanità. Il peggior anno fin dai giorni bui del 2008, ha commentato Howard Silverblatt, analista di Standard’s &Poor Down Jones Indices.

I mercati azionari globali subiscono la loro peggior rappresentazione trimestrale dal 2011. Tonfo per l’indice FTSE Emerging che è caduto di oltre il 21 per cento in questo trimestre, la sua rappresentazione peggiore dal 2011 e il quinto peggior trimestre del secolo.

I segnali di indebolimento dell’economia e della crescita a livello globale turbano ancora di più gli investitori e sono incerte le prospettive di guadagno per le aziende statunitensi, la più grande economia del mondo, per il rialzo dei tassi di interesse per la prima volta in quasi dieci anni.

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