La proposta del nuovo regime pensionistico
pensionati tito boeri

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Finalmente sembra essersi mosso qualcosa sul fronte europeo per la nuova riforma delle pensioni in Italia. Ma in particolare, molto più in generale, si pensa ad una riforma del regime pensionistico su tutto il fronte europeo. Il problema è che per il Governo Gentiloni potrebbe nascere qualche problema visto che dovranno varare una Legge di Stabilità di almeno 12-15 miliardi. E’ la prima volta che in Europa si pensa ad un cambio di riforma delle pensioni in generale, probabilmente si vorranno seguire i successi di Francia e Germania, dove hanno abbassato l’età pensionabile. In Italia, la legge Fornero ha fin da subito fatto insorgere le proteste del popolo cittadino, visto anche gli scatti di anzianità fin troppo alti da raggiungere. Come confermano le ultime notizie, questa novità è ancora vittima di discussione, soprattutto in Italia, dove questo cambio di riforma viene visto in modo molto negativo. Si cerca una svolta ma siamo ancora molto lontani. L’Europa ha già rivisto le modifiche della riforma e nutre una grande considerazione nei nostri confronti. L’Italia sta mostrando però ancora una volta di non mostrare interesse  per riforme di una certa sensibilità, riforme molto importanti che permetterebbero di rilanciare tutta l’economia italiana e portandola così in un circolo vizioso che la potrebbe portare alla via della ripresa. Una nuova riforma del regime pensionistico in favore dei cittadini permetterebbe di portare l’Italia nella via della ripresa. Inoltre questa nuova riforma permetterebbe un cambio generazionale molto importante permettendo così ai giovani di fare quell’esperienza che tanto richiedono i datori di lavoro nel curriculum. Creandosi nuove offerte di lavoro, permetterebbe alle imprese di tornare ad investire sulla cultura e sulla formazione del proprio lavoratore, cosa che sembra venir sempre più a meno, dando così uno scambio di ricchezza mentale sia per il giovane assunto che per l’azienda. Come accennato precedentemente, però, una spinta potrebbe arrivare dall’esterno, proprio dall’unione europea. L’Europa vorrebbe infatti dare nuovo vigore alla nostra economia definita spenta, senza una luce fuori dal tunnel. In Francia e in Germania, l’età pensionabile è già stata abbassata a 62 e 64 anni con possibilità di uscire anzitempo anche fino ai 55 anni. Nel nostro Paese, se tralasciamo la possibilità di uscire anzitempo a 55 anni solo per determinate categorie di persone, l’età pensionabile è ancora destinata a salire e ormai tutto sembra paradossale. Elemento chiave e fondamentale saranno le nuove elezioni, dove, il candidato vincente, dovrà saper dare la svolta, trasformando in realtà la riforma che tanto stanno chiedendo i cittadini.

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