Le posizioni a tempo indeterminato sono la metà di quanto annunciato in precedenza
disoccupazione

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Il governo è costretto a fare dietrofront e rivedere le cifre ufficiali sul mercato occupazionale ancora in profonda crisi.

I numeri sui contratti di lavoro in tutti i settori economici, esclusi quello domestico e nella Pubblica Amministrazione, si sono rivelati sballati. “Purtroppo, un errore nei calcoli relativi alle diverse componenti ha prodotto valori non esatti” si giustificano dal ministero del Lavoro diffondendo la nuova tabella sui primi sette mesi del 2015.

Come riferisce l’Ansa, al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione il capo del ministero del Lavoro, Giuliano Poletti, “dopo una telefonata con il premier Matteo Renzi, annuncia un altro rinvio all’approvazione dei 4 provvedimenti (fra questi quello sul controlli a distanza dei dipendenti) che dovrebbero arrivare il Cdm “la prossima settimana”.

“Ho parlato con il premier, non c’è alcun problema di merito, c’erano troppi provvedimenti all’ordine del giorno ed altri temi con scadenze più stringenti”, ha spiegato.

Intanto il Jobs Act fatica ad arrivare al capolinea: ben quattro decreti restano ancora senza approvazione parlamentare.

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