Leasing, il mercato riparte La legge 147 dà i primi frutti

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Il fisco dà una mano al leasing e il mercato riparte. La deducibilità più rapida dei contratti prevista dalla legge di stabilità 2014 ha rilanciato l’appeal dell’istituto e nel primo bimestre dell’anno il comparto si è rimesso in moto. Tra gennaio e febbraio le nuove stipule sono aumentate in totale del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2013.

 

Una crescita sia in termini unitari sia di valore, che abbraccia tutti i segmenti tradizionali del leasing: auto, strumentale e, per la prima volta dopo cinque anni, anche immobiliare. Questi settori, da soli, determinano un incremento tendenziale del fatturato di oltre il 9%.

Il dato complessivo di mercato resta però appesantito dal trend negativo del leasing aeronavale e ferroviario, nonché nel settore delle energie rinnovabili, in continua contrazione dopo i tagli agli incentivi statali.

A confermare la correlazione tra le modifiche fiscali apportate dalla legge n. 147/2013 e la ripresa del mercato è anche Assilea, l’associazione che rappresenta le società di leasing. «Abbiamo fortemente voluto questa riforma e i primi dati di stipulato 2014 cominciano ad evidenziare segnali positivi e concordanti in termini di fiducia nella ripresa», spiega a ItaliaOggi Sette il presidente di Assilea, Edoardo Bacis, «anticipare di fatto la deducibilità fiscale del leasing significa generare liquidità a servizio dell’impresa. Non dimentichiamo che dietro ogni leasing c’è una quadrupla generazione di valore: per l’impresa che produce il bene, per la società che eroga il leasing, per l’azienda che utilizza il bene e per quelle imprese che ne assicurano manutenzione e stato di servizio. Tutte leve a servizio dell’economia reale del paese».

Secondo le stime riportate dall’outlook mensile di aprile 2014 realizzato da Abi in collaborazione con l’ufficio studi di Assilea, quest’anno il leasing potrebbe riuscire a muovere fino a 20 miliardi di investimenti produttivi in più. Capannoni industriali, macchinari, auto aziendali, ma anche beni strumentali e apparecchiature informatiche.

L’associazione di categoria, comunque, continua nell’attività di sensibilizzazione del tessuto produttivo circa le opportunità del leasing, anche con l’ausilio dei professionisti. «Dal 1° gennaio a oggi abbiamo organizzato oltre 30 iniziative istituzionali informative su tutto il territorio nazionale in collaborazione con gli ordini locali dei dottori commercialisti e con le associazioni degli industriali nel cuore dei maggiori comparti produttivi delle pmi in Italia», prosegue Bacis, «inoltre abbiamo realizzato e messo a disposizione gratuitamente sui siti web di Assilea e delle società di leasing una guida sulle novità fiscali di semplice lettura e un modello di simulazione che consente, in maniera semplice e veloce, di quantificare il vantaggio fiscale del leasing rispetto ad un finanziamento tradizionale» .

I professionisti, peraltro, non entrano in gioco soltanto quali consulenti degli imprenditori, ma anche come diretti interessati.

L’accorciamento della durata minima ai fini della deducibilità fiscale dei canoni leasing e la contestuale estensione di tale facoltà anche ai professionisti per l’acquisizione dei propri uffici/studi sembra anzi aver dato immediatamente i suoi frutti. Nel primo bimestre dell’anno il comparto ha fatto segnare una crescita del 4,8% in termini di nuove stipule e del 25,2% in termini di valore. Oltre la metà dello stipulato si concentra nel comparto del leasing su immobili finiti, con crescite a due cifre.

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