L’Università di Torino ha presentato la nuova cattedra sui rischi socio-economici dei mercati finanziari
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Al lancio della Cattedra, tenutosi presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale, hanno partecipato Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, Pietro Terna, Presidente del Collegio Carlo Alberto e Christian Thimann, Group Head of Regulation, Sustainability and Insurance Foresight del Gruppo AXA, Elisa Luciano, Docente di Finanza dell’Università di Torino e fellow del Collegio Carlo Alberto, Dario Focarelli, Direttore Generale di ANIA e Carla Patrizia Ferrari, Chief Financial Officer di Compagnia di San Paolo.

Il Prof. Bernard Dumas ha aperto i lavori della tavola rotonda con un intervento sulla volatilità e la velocità dei mercati finanziari. Troppo lenti o veloci, a causa delle azioni individuali? Motivazioni così sconosciute e fluttuanti che rendono il comportamento dell’investitore difficile da anticipare, e fanno sì che i prezzi sul mercato azionario si muovano di più di quanto sia giustificabile dal movimento dell’economia e non riproducano fedelmente i suoi fondamentali.

Creato nel 2007, l’AXA Research Fund sostiene la ricerca scientifica con un focus sulla comprensione e prevenzione dei rischi che minacciano l’ambiente, la vita umana e la società. l’AXA Research Fund ha supportato finora 492 progetti implementati in 33 Paesi da ricercatori di 51 nazionalità diverse, investendo 149 milioni di euro.  L’Italia e i ricercatori italiani hanno beneficiato di 13 milioni di euro per circa 40 progetti di ricerca, incluse 3 Cattedre. I finanziamenti sono assegnati sulla base delle decisioni del Comitato Scientifico.
“Siamo molto contenti di sostenere la Cattedra del Professor Dumas, il cui approccio innovativo nella ricerca e la sua expertise internazionale sono stati immediatamente riconosciuti e apprezzati dall’AXA Research Fund. Siamo sicuri che lo studio di nuovi modelli che catturino i comportamenti dinamici degli investitori aiuterà a rafforzare la capacità di affrontare i rischi legati ai mercati finanziari e raggiungere un equilibrio più desiderabile” ha commentato Christian Thimann, Group Head of Regulation, Sustainability and Insurance Foresight del Gruppo AXA.

“Siamo orgogliosi di aver ricevuto da AXA il finanziamento della cattedra. – ha dichiarato la prof.ssa Elisa Luciano, Docente di Finanza dell’Università di Torino e fellow del Collegio Carlo Alberto – Ciò costituisce un riconoscimento della professionalità e del potenziale dell’Università di Torino nell’ambito della ricerca e della didattica in Finanza. Ci aspettiamo che imprima ulteriore potenziale e dia visibilità internazionale ai nostri ricercatori. Si tratta di un esempio tangibile importante di collaborazione tra settore pubblico e privato con l’obiettivo di allargare la conoscenza scientifica ma anche di sensibilizzare gli studenti sull’importanza di tali partnership per acquisire una visione strategica dell’economia e dei suoi andamenti.”

L’Università di Torino, dopo aver partecipato ad un bando altamente competitivo, ha ricevuto un finanziamento di 800 mila euro per attivare una cattedra di ricerca per un periodo di 10 anni. Inoltre, insieme al Collegio Carlo Alberto, partner dell’iniziativa, l’Ateneo sosterrà ulteriormente il progetto con un cofinanziamento di 10.000 € all’anno per le attività legate al programma di ricerca, che riguarda i comportamenti, a volte irrazionali, degli individui nei mercati, e i rischi che questi producono per gli altri investitori.

Secondo il Prof. Dumas questo è uno degli elementi trascurati dell’analisi, che invece è necessario indagare meglio per dare nuovi strumenti alla “cassetta degli attrezzi dell’economista”. L’obiettivo è rendere disponibili a tutti, in particolare ai regolatori, un’immagine più completa dei mercati finanziari, per mitigare i rischi di questa volatilità e raggiungere un maggiore equilibrio.

Il Prof. Dumas è stato individuato, già in fase progettuale, come chair holder della cattedra per i primi 5 anni. In base alle regole del programma, l’Università di Torino dovrà successivamente lanciare un bando internazionale per selezionare un altro chair holder, con analoghe caratteristiche di alta reputazione e comprovata eccellenza a livello internazionale, che porterà avanti il programma di ricerca avviato.

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