Maxi truffa alla Regione: fideiussioni false e fondi finiti all’estero dai finanziamenti europei

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Le fiamme gialle di Perugia hanno eseguito una maxi operazione in materia di indebite percezioni di finanziamenti nazionali, regionali e che vedono coinvolti enti locali per circa 600 mila euro.

Le indagini In particolare, il servizio è scaturito dall’attività investigativa attuata dai militari del nucleo di polizia tributaria di Perugia che hanno messo sotto controllo una società operante nel settore dell’intermediazione finanziaria, che ha rilasciato, in favore della Regione Umbria, 40 polizze fideiussorie a garanzia di finanziamenti erogati a piccole e medie imprese per agevolare e favorire l’occupazione giovanile.

Il tentato recupero Successivamente all’erogazione, la Regione Umbria, a seguito del venir meno dei requisiti di legittimazione del finanziamento per alcuni soggetti beneficiari, ha intrapreso un’azione di recupero del contributo mediante l’escussione delle predette polizze, non andata a buon fine per intervenuta irreperibilità della società in questione.

Fondi all’estero Gli accertamenti svolti hanno quindi permesso di accertare che i legali rappresentanti della società intermediaria, avvicendatisi nel tempo, «avevano svuotato – scrive la Gdf – la finanziaria stessa in modo fraudolento e ne avevano trasferito la sede legale all’estero per sottrarsi alla procedura fallimentare».

La denuncia L’attività investigativa si è conclusa con la denuncia all’autorità giudiziaria inquirente dei 5 amministratori per i reati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, occultamento e distruzione delle scritture contabili e con la segnalazione alla procura regionale della Corte dei conti per l’eventuale sussistenza del danno erariale. Al riguardo sono in corso di esecuzione i necessari accertamenti finalizzati ad una compiuta ricostruzione della situazione patrimoniale della società e degli amministratori.

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