Focus sul valutario, con l’euro+0,10% a $1,1486. Dollaro/yen +0,02% a JPY 118,85. Euro/yen +0,12% a JPY 136,52. Euro/sterlina +0,10% a GBP 0,7420. Euro/franco svizzero +0,04% a CHF 1,09. Forti acquisti anche sulle monete delle economie emergenti, sia per un articolo pubblicato sul Wall Street Journal, che per la pubblicazione del Beige Book della Fed.

Dal report economico relativo al periodo compreso tra la metà di agosto e gli inizi di ottobre, risulta che i miglioramenti del mercato del lavoro hanno avuto pochi impatti sulla crescita dei salari, e che l’attività manifatturiera Usa ha sofferto il recente rialzo del dollaro, ma anche l’indebolimento della Cina.

Il crollo delle probabilità di un rialzo dei tassi nel 2015 ha scatenato gli acquisti anche sull’azionario asiatico, con Tokyo +1,15%, Hong Kong +2%, Sidney +0,63%, Shanghai +1,82%, nonostante la chiusura negativa di Wall Street, con il Dow Jones che ha perso quasi -1%, scendendo al di sotto della soglia psicologica dei 17.000 punti per la prima volta dallo scorso 7 ottobre, sulla scia delle flessioni di Wal-Mart e Boeing.

“L’Asia sta brindando alle cattive notizie che arrivano dal fronte economico Usa. Il calo del dollaro viene accolto positivamente, in quanto aumenta il valore relativo delle esportazioni di materie prime e abbassa il rimborso sui bond denominati in dollari per le aziende dell’area”, ha scritto in una nota Angus Nicholson, analista di mercato di IG.

Focus anche sulla Cina, dopo l’approvazione di 218 progetti del valore di 1,81 trilioni di yuan (equivalente di $285,33 miliardi) per sostenere l’economia.

I futures cedono -0,39% a $46,46 al barile; Brent +0,31% a $49,30 al barile. Contratto spot sull’oro scambiato sul Comex +0,10% a $1.185,27 l’oncia.