Movendo Technology sarà lanciata a breve con un capitale di 20 milioni di euro
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In catalogo ci sono già la piattaforma robotica “Hunova”, progettata insieme a Inail per la riabilitazione motoria di gran parte del corpo; la protesi di mano mioelettrica, la prima completamente italiana, dai costi molto contenuti; e per ultimo l’esoscheletro, sviluppato anche con la collaborazione di Dainese, per ridare le gambe a chi le ha perdute. “Hunova” è il presente e sarà commercializzata nel 2017; le altre due apparecchiature sono un futuro che si avvicina al galoppo e saranno pronte nel 2018.

Sono la dote della startup di Istituto Italiano di tecnologia, Movendo Technology che sarà lanciata con un capitale di 20 milioni di euro e la partecipazione, come socio al 50% della Dompé farmaceutica. Sergio Dompé, presidente di uno dei maggiori gruppi biofarmaceutici italiani (200 milioni di fatturato e 50 investiti in ricerca), ha scommesso 10 milioni di euro sulle idee di tre uomini Iit, pronti a diventare imprenditori: Simone Ungaro, oggi direttore generale di Iit ma che presto diventerà ad di Movendo Technology; il genovese Carlo Sanfilippo, un’esperienza nell’industria biomedicale maturata in Esaote; e Jody Saglia, ingegnere di Torino.

«Nel 2013, dopo oltre dieci anni trascorsi in Iit, ho pensato che fosse arrivato il momento di applicare ad un’azienda i principi dell’Iit, ovvero quelli di un centro di eccellenza con ricadute industriali» spiega Simone Ungaro.  Affiorano le idee, si perfeziona il progetto di una macchina per la riabilitazione della caviglia e nasce la collaborazione con il centro di riabilitazione dell’Inail a Volterra. “Hunova” si trasforma e si amplia: dall’idea originale diventa un’apparecchiatura “total body” per la riabilitazione degli arti inferiori, delle anche e del busto.

La sua applicazione è prevista nella riabilitazione motoria, in ortopedia e in neurologia, ma anche come strumento di sussidio alla terza e alla quarta età. La piattaforma robotica affiancherà il fisioterapista, sarà capace di registrare le performance dei pazienti e di misurare esattamente i loro progressi e i loro deficit. In Italia la stanno già sperimentando l’ospedale Santa Corona per la riabilitazione neurologica post-ictus: sono stati arruolati 20 dei 30 pazienti previsti; l’ospedale Galliera per l’ortopedia e la geriatria; e, infine il centro riabilitativo Inail di Volterra.

Hunova sarà commercializzata dapprima in Italia e in Germania, ha già ottenuto la marcatura CE, e dopo l’esame della Fda potrà sbarcare negli Usa.

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