MPS, PERQUISIZIONI DELLA FINANZA IN ITALIA E SVIZZERA

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I militari della Guardia di Finanza hanno eseguito una quindicina di perquisizioni in varie città italiane e anche in Svizzera nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Siena su Mps.

Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, ci sono nuovi indagati per i quali l’ipotesi di reato è di riciclaggio. Gli indagati sarebbero persone fisiche e non giuridiche.
All’origine delle perquisizioni condotte in accordo con le autorità elvetiche ci sarebbe l’ipotesi di sfruttamento di alcuni titoli tossici mediati da una finanziaria di Paradiso, nel Canton Ticino in Svizzera. Le compravendite dei titoli tossici sarebbero avvenute, secondo l’ipotesi dell’accusa, in danno a Mps.
Le perquisizioni della Guardia di finanza rientrano nel filone di inchiesta legato alla cosiddetta ‘banda del 5%’, composta, secondo l’accusa, da funzionari e dirigenti che avrebbero chiesto ‘tangenti’ del 5% sulle operazioni finanziarie.

Le Fiamme gialle hanno eseguito una quindicina di perquisizioni anche in alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Ravenna e Roma.
Intanto, si avvia verso la chiusura l’inchiesta della Procura di Siena sul suicidio di David Rossi, l’ex capo dell’area comunicazione di Banca Mps che il 6 marzo scorso si gettò dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, però, la chiusura formale del fascicolo viene rimandata perché nello stesso fascicolo ci sarebbero degli atti collegati all’inchiesta su Antonveneta, ancora coperti da segreto.

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