Mps, Viola e Profumo restano al timone

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VERTICI CONFERMATI – Alessandro Profumo Fabrizio Viola restano alla guida di Mps. La conferma è arrivata al termine del cda del gruppo senese, dopo che il presidente e l’amministratore delegato avevano ventilato la possibilità di dimettersi a seguito dell’assemblea del 28 dicembre che aveva deciso di posporre a maggio l’aumento di capitale da tre miliardi di euro.

DIMISSIONI RITIRATE –
 In particolare l’a.d. Viola, che aveva proposto l’operazione di aumento di capitale a gennaio, ha messo il proprio mandato a disposizione del cda dopo l’esito dell’assemblea. Il consiglio di amministrazione da parte sua “ha confermato all’unanimità la propria fiducia all’amministratore delegato tenuto conto dell’interesse della banca, formulando altresì l’auspicio che, sulla base delle dichiarazioni di Fondazione Monte Paschi di Siena, la stessa Fondazione sia in grado di procedere alla dismissione della partecipazione in Banca Mps in tempi rapidi, con un impatto positivo per realizzare l’aumento di capitale”, si legge nella nota diffusa da Mps. “Sulla base di tale presupposto il dott. Fabrizio Viola, avuto riguardo all’interesse della banca, ha ritirato le proprie dimissioni”.

APPROFONDIMENTI TECNICO LEGALI – Il cda ha inoltre fatto sapere che, anche su richiestaConsob, avvierà approfondimenti “di natura tecnico legale riguardo agli eventuali effetti dannosi conseguenti allo slittamento” dell’aumento di capitale. In merito all’avvio di tali approfondimenti – nonché alla volontà del cda di fare quanto in proprio potere per effettuare l’operazione di aumento di capitale nei tempi deliberati dall’assemblea – è stata data notizia con specifica lettera allaFondazione Monte dei Paschi di Siena, conclude la nota.

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