Mutui Inpdap: chi può richiederli

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Fermo restando la difficoltà di richiedere ed ottenere i mutui dalle banche, che, oltre ad aver ristretto le maglie creditizie, propongono spread ancora alti e quindi non propriamente vantaggiosi per i consumatori, un’ alternativa valida, soprattutto per i tassi di interesse applicati, è rappresentata dai mutui Inpdap, riservati ai dipendenti della pubblica amministrazione ed ai pensionati.
Ma vediamo chi può accedervi: gli iscritti in attività di servizio con contratto a tempo indeterminato ed i pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, con un’ anzianità di iscrizione di almeno 3 anni;
il mutuatario e gli appartenenti al suo nucleo familiare non possono essere proprietari di altri immobili che si trovino nel raggio di 100 Km dal Comune dove è ubicata l’ abitazione per la quale si richiede il mutuo.
I mutui offerti attualmente dall’ Inpdap sono finalizzati all’ acquisto, alla surroga o alla sostituzione, prevedono una durata da 10 a 30 anni ed un importo massimo richiedibile pari a 300 mila euro.
I tassi offerti, riguardanti soltanto il fisso ed il variabile, sono 3,75% per il primo e 1,23% per il secondo (spread 0,90% + euribor 6 mesi); le spese di amministrazione, trattenute anticipatamente dall’ Inpdap ammontano allo 0,50% del capitale richiesto e poi il costo della perizia.
L’ eventuale approvazione del mutuo Inpdap è disposta attraverso un provvedimento del Dirigente della Sede Provinciale competente, mentre la sua erogazione avviene compatibilmente con la disponibilità finanziaria del quadrimestre, assegnata ad ogni Sede provinciale.
Le domande, corredate dalla documentazione richiesta, possono essere inoltrate nei seguenti periodi: 1°/10 gennaio, 1°/10 maggio e 1°/10 settembre di ogni anno.
Per questo 2013 le Regioni hanno stanziato 800 milioni di euro, destinati all’ erogazione di mutui Inpdap.

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