Mutui: nel primo trimestre rallenta calo

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‘Dopo un 2012 di profonda crisi, il 2013 si presenta per il settore dei mutui come un anno di assestamento e di transizione – commenta Stefano Melia, Amministratore e Fondatore di Aessefin. Le forti dinamiche recessive riguardanti la domanda sembrano progressivamente attenuarsi, con le nuove richieste di mutuo in riduzione del -9% nel mese di marzo rispetto all’anno precedente, che complessivamente aveva fatto registrare una contrazione del -42%. Allo stesso tempo l’offerta deve confrontarsi con un tasso di default in lento ma continuo aumento, nonostante gli interventi varati a supporto delle famiglie e le numerose rinegoziazioni dei piani di rimborso in essere. Questo fattore, assieme alle deboli dinamiche dei redditi e alla pesante crisi occupazionale fanno prevedere almeno per i prossimi 3 -6 mesi una situazione di sostanziale stabilita’ in termini di strategie commerciali di offerta e cautela nella selezione dei potenziali mutuatari’. ‘Nel 2012 il mercato immobiliare si e’ ridotto di un quarto rispetto all’anno precedente, ritornando al livello di compravendite residenziali della meta’ degli anni ’80, e la ripresa degli scambi intorno alle 500.000 transazioni e’ prevista non prima del 2014 – commenta Stefano Magnolfi, Direttore Real Estate Services di CRIF. Al contempo i prezzi al metro quadro continuano a calare, in quanto il -3,7% del primo trimestre 2013 si somma al -4,7% dell’analogo trimestre dell’anno precedente. In questo difficile scenario, da sottolineare come le compravendite assistite da mutuo risultino in sostanziale contrazione, conseguenza diretta sia di una forma di autocensura preventiva da parte delle famiglie, che temono di non riuscire a ripagare regolarmente i finanziamenti accesi, sia di politiche di offerta maggiormente selettive, con gli Istituti di credito alle prese con l’aumento dei livelli di rischiosita’ registrato negli ultimi trimestri. Per altro, la crescita che stiamo osservando, purtroppo, e’ nell’ammontare dei crediti problematici garantiti da immobili che stanno perdendo valore, segnale dell’oggettiva difficolta’ dei mutuatari nel far fronte alle rate del mutuo e della necessita’ sempre piu’ pressante per le banche di monitorare con la massima attenzione il valore delle garanzie immobiliari’.

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