Napoli, i segnali dall’ Allianz Arena hanno bisogno del mercato
Napoli, i segnali dall’Allianz Arena hanno bisogno del mercato
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Dalla vittoria di Monaco di Baviera, il Napoli porta a casa dei segnali importanti. Paradossalmente ciò che conta di più è la prestazione del primo tempo, quando il Napoli, privo di sette giocatori, ha tenuto botta contro il Bayern Monaco di Sanè, Gnabry, Upamecano, Lewandowski, Goretka.

Non c’è solo la prestazione difensiva, quando il Napoli non ha cercato in maniera ossessiva la palla per Osimhen e ha accettato i rischi del palleggio sotto pressione, ha anche costruito degli spunti pericolosi come il colpo di testa di Osimhen, la girata di Elmas, l’occasione che ha coinvolto Zedadka nel finale del primo tempo.

Il Napoli si porta dietro dei segnali incoraggianti: il ruolo di Koulibaly pienamente coinvolto, che guida la linea difensiva da leader, i margini di crescita di Osimhen che, libero dalle disavventure della scorsa stagione, potrebbe indossare i panni del trascinatore, eccetto la parentesi di gennaio in Coppa d’Africa

L’aspetto più interessante della prova all’Allianz Arena è la maturità, la capacità d’individuare i diversi momenti della partita, il limite più grosso che è emerso nella scorsa stagione. Il pensiero va alla sconfitta interna contro la Spezia, al crollo di Verona all’andata, a quei maledetti minuti finali in trasferta contro il Sassuolo e in casa contro il Cagliari.

Il recupero di Malcuit e Lobotka è una grande notizia per il Napoli

Per la composizione dell’organico, il recupero di Malcuit e Lobotka è un’altra grande notizia. Sono due giocatori rigenerati, il terzino destro francese sembra aver finalmente superato le scorie del grave infortunio di ottobre 2019 e il centrocampista slovacco si è calato abbastanza bene nel ruolo di play e schermo davanti alla difesa. Si può fare meglio nei tempi delle scalate, soprattutto per una squadra che sta coltivando l’abitudine di difendere in avanti, con un atteggiamento aggressivo, intenso.

Lobotka è un altro calciatore rispetto alle difficoltà della scorsa stagione, è finalmente dentro il lavoro da svolgere.

Questi segnali vanno accompagnati con il mercato, in cui il Napoli ad un mese dal termine è completamente fermo. La cessione di Tutino al Parma potrebbe rappresentare la prima fonte d’introiti, le operazioni di sfoltimento dell’organico cominciano a prendere corpo: sono vicini anche Folorunsho in prestito e Ciciretti a titolo definitivo al Pordenone e Contini al Crotone.

Il Napoli lavora per i suoi obiettivi, individuando le formule più consone. Per la fascia sinistra la priorità è sempre Emerson Palmieri, l’alternativa potrebbe essere Tsimikas se il Liverpool accettasse il prestito con obbligo, la formula con cui Giuntoli prova a portare a casa Berge dallo Sheffield come centrocampista.

La novità in attacco che riguarda Ounas

La novità riguarda l’attacco: se Ounas dovesse andare via (in Italia il Torino è l’opzione più concreta ma ci sono offerte anche dall’estero), il Napoli potrebbe affondare il colpo per un profilo simile all’algerino, cioè un giocatore che con il dribbling, la rapidità possa scompaginare le carte, aprire gli spazi per Osimhen.

Servirà mettere insieme il gioco degli incastri, considerando anche la composizione delle liste, per i vari obiettivi: difensore centrale nel caso in cui Luperto andasse in prestito all’Empoli, centrocampista di struttura fisica più rapido nel passo rispetto a Bakayoko, terzino sinistro ed eventuale sostituto di Ounas.

Per la serie A c’è il vantaggio degli Under 23 illimitati (il Napoli ha soltanto Elmas), nella lista Uefa non c’è quest’opportunità. Ci penserà Giuntoli a fare l’equilibrista tra le varie esigenze.

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