Nel mese di agosto il numero delle richieste di prestiti ha fatto segnare un +5,9%
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La performance positiva dell’intero comparto è stata trainata dai prestiti personali, sospinti dai bassi tassi di mercato e dalle appetibili offerte commerciali da parte degli operatori di settore, che hanno fatto segnare un incremento record pari a +14,1%, compensando la flessione dei prestiti finalizzati, che sono invece risultati in calo del -1,4% dopo 22 mesi consecutivi di incrementi.
Queste le principali evidenze che emergono dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF che analizza l’andamento della domanda di prestiti (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) contribuite dagli Istituti di credito in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. I valori sono ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
Il grafici seguenti mostrano l’andamento mensile della domanda di prestiti nel suo aggregato e scomposta nelle sue componenti prestiti finalizzati e prestiti personali negli ultimi anni.
Valutando la dinamica in atto sulla base del dato cumulato relativo al periodo gennaio-agosto 2016, la domanda complessiva di prestiti da parte delle famiglie italiane si caratterizza per un incremento del +7,9% rispetto il corrispettivo periodo del 2015 e conferma una ritrovata fiducia dei consumatori verso il futuro. Continua così il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, anche se permane ancora un piccolo gap da colmare rispetto agli anni 2011 e 2010.

DOMANDA DI PRESTITI (numero di richieste) gennaio-agosto 2016 – a parità di giorni lavorativi

DOMANDA DI PRESTITI
Var. %
anno 2016 su anno 2015
Var. %
anno 2016 anno 2014
Var. %
anno 2016 su anno 2013
Var. %
anno 2016 su anno 2012
Var. %
anno 2016 su anno  2011
Var. %
anno 2016 su anno 2010
gennaio-agosto +7,9% +16,4% +9,4% +7% -0,2% -3,2%

Entrando maggiormente nel dettaglio, sebbene nel mese di agosto il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, arredo, elettronica, elettrodomestici e altri beni e servizi finanziabili abbia registrato una flessione, il dato cumulato relativo ai primi 8 mesi dell’anno si caratterizza per un incremento del +10,6% rispetto al pari periodo del 2015. Relativamente ai prestiti personali, invece, la variazione del numero di richieste presentate alle aziende di credito nel periodo di gennaio-agosto risulta più contenuta, con un +4,7% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno.

Importo medio richiesto
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, l’ultima rilevazione del Barometro CRIF registra un incremento: per i prestiti personali si è assestato a 11.863 Euro, sostanzialmente in linea con quanto registrato nel mese di agosto 2015 (+0,3%), mentre relativamente ai prestiti finalizzati è risultato pari a 4.998 Euro, in crescita del +13,7%.

Che le scelte di indebitamento delle famiglie siano ancora orientate verso importi contenuti è certificata anche dalla distribuzione delle richieste per fascia di importo, con quella inferiore ai 5.000 Euro che continua a risultare la preferita dagli italiani, con una quota pari al 48% del totale. Relativamente ai prestiti finalizzati il peso di questa fascia di importo è risultato pari addirittura al 65,3% del totale.

Prendendo invece in considerazione la durata dei finanziamenti richiesti nel loro complesso, la classe predominante è risultata quella oltre i 5 anni, con una quota pari al 23,1% del totale. Nel caso dei prestiti personali l’incidenza raggiunge il 42,1% del totale.

“Gli ultimi dati del Barometro CRIF mostrano come anche nei mesi estivi gli italiani non abbiano smesso di rivolgersi a banche e società finanziarie per ottenere maggiore liquidità o finanziare i loro progetti di spesa. In particolare, ad agosto i prestiti personali hanno fatto registrare un incremento record rispetto allo stesso mese dello scorso anno, trainati dalle tante proposte promozionali a condizioni particolarmente appetibili – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF –. D’altro canto, va considerato come siano sempre più numerose le offerte di prestiti personali che, al contrario del passato, non richiedono più contratti di lavoro a tempo indeterminato o buste paga da dipendenti per ottenere il prestito, ma la semplice presenza di un garante che possa eventualmente coprire i mancati pagamenti in caso di insolvenza. In questo contesto, l’utilizzo delle informazioni creditizie assume una grande rilevanza non solo per limitare i fenomeni di insolvenza, ma anche per favorire l’accesso al credito in forme e condizioni compatibili con le esigenze di tutela dei consumatori in ottica Responsible Lending”. 

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