Nella Borsa di Milano oggi le migliori sono Saipem, Tenaris  ed Eni
I titoli energetici premono sull'acceleratore con rialzi anche attorno a quattro punti.
borsa italiana

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I titoli energetici premono sull’acceleratore con rialzi anche attorno a quattro punti. A dare sostegno è innanzitutto la buona performance del comparto in tutta Europa (+3,4% l’Euro Stoxx 600 di settore), in scia al tentativo di rimbalzo del petrolio (+0,8% il Wti aprile a 68,8 dollari, +0,82% il Brent maggio a 75,31 dollari). Va detto che il greggio si avvia comunque a chiudere la settimana peggiore del 2023 (-10%), con gli occhi puntati sulle mosse dell’Opec+ dopo che i rappresentanti di Russia e Arabia Saudita si sono visti a Riad per discutere di strategie per «promuovere l’equilibrio e la stabilità del mercato». Così a Milano le migliori sono Saipem +3,92% , Tenaris +3,04%  ed Eni +3,66% , all’indomani della decisione del Cda di sottoporre all’assemblea degli azionisti del 10 maggio la proposta di autorizzazione del nuovo programma di buyback presentato nel Piano Strategico 2023-2026, per un valore di 2,2 miliardi di euro, potenzialmente incrementabile fino a 3,5 miliardi.

Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito del programma è di circa 337 milioni di azioni, pari a circa il 10% del capitale sociale post annullamento delle azioni acquisite nel precedente buyback 2022-2023 (6,33% del capitale). Gli analisti di Intermonte ricordano che «in base a quanto presentato nel piano strategico 2023-2026, Eni intende distribuire tra il 25% e il 30% del Cffo (cash flow from operation) annuale attraverso una combinazione di dividendi e buyback. In presenza di upside del Cffo rispetto a quanto previsto a piano, la società intende destinare alla remunerazione il 35% del Cffo incrementale». Inoltre, per Equita, «il tetto indicato sul programma di buyback a 3,5 miliardi (circa 8% market cap) indichi il livello di flessibilità di Eni di incrementare la remunerazione fino a un ulteriore +3% nello scenario di una generazione di cassa migliore rispetto al piano sia per ipotesi di scenario (commodity) sia di migliore performance operativa».

Al di là dei petroliferi, ma restando nel comparto energetico, da segnalare anche la buona performance di Enel +1,90% , dopo i risultati 2022 e le guidance per l’anno in corso. Secondo Intermonte «l’utile netto ordinario è stato leggermente superiore alle previsioni», mentre la guidance è stata confermata, motivo per cui gli analisti hanno deciso di lasciare «sostanzialmente invariate le stime, con target price leggermente alzato 6,50 euro per azione da 6,30 euro, confermando la view positiva sul titolo». Equita, inoltre, sottolinea che «i risultati sono senza ulteriori novità rispetto ai preliminari, con outlook sul 2023 costruttivo e target confermati e buona visibilità». In generale, quindi, «il giudizio sui risultati è positivo. Riteniamo che l’outlook 2023 sia in miglioramento per il recupero del margine integrato (repricing) e la stabilizzazione dei prezzi energetici».

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