Anche nel primo semestre dell’anno ha continuato a sostenere le imprese italiane. La tendenza positiva del mercato del factoring, che vale circa l’11% del Pil, si era già evidenziata a fine maggio. La conferma è venuta dai dati al 30 giugno 2016 diffusi da Assifact, l’Associazione italiana per il factoring che riunisce tutti i maggiori operatori nazionali del settore: la variazione dei volumi complessivi (turnover) risulta infatti pari a +2,76% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un volume complessivo che ha superato i 93 miliardi di euro. Le previsioni per fine anno sono ancora migliori, con un incremento stimato del 3,3% al 31 dicembre 2016.
Positivo a fine giugno anche l’outstanding, cioè l’ammontare dei crediti in essere nel portafoglio delle società di factoring: oltre 56 miliardi di euro, con un incremento del 2,63% rispetto al 2015.
In aumento (+3,96%) anche gli anticipi e i corrispettivi pagati, che al 30 giugno 2016 hanno superato i 44 miliardi di euro.
Nel consuntivo del primo semestre un dato appare particolarmente significativo: le operazioni “pro soluto”, ossia quelle in cui la società di factoring assume il rischio d’insolvenza del debitore ceduto, hanno superato la soglia del 70% dell’operatività complessiva. Dati in migliaia di euro | DATI AL 30/6/2016 | Var. % rispetto 30/6/2015 | Previsioni 2016* |
Turnover Cumulativo | 93.748.277 | +2,76 | + 3,3% |
Pro solvendo | 29% | ||
Pro soluto | 71% | ||
Outstanding | 56.025.434 | +2,63% | + 2,6% |
Pro solvendo | 34% | ||
Pro soluto | 66% | ||
Anticipi e corrispettivi pagati | 44.172.846 | +3,96% |