Come fare per aprire un salone da parrucchiere
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Come fare per aprire un salone da parrucchiere

Se avete intenzione di aprire un salone, dovete essere in possesso del diploma di parrucchiere, che si può conseguire tramite corsi a carattere privato o con quelli professionali di durata triennale tenuti dal CFP (Centro Professionale per l’Impiego). Ovviamente, sarà indispensabile continuare gli studi con corsi di specializzazione e tenersi costantemente aggiornati sulle ultime tendenze e tecniche.

– Prima di gettarsi a capofitto in una nuova impresa, è d’obbligo mettersi a tavolino e redigere un puntuale business plan. In esso dovrete calcolare la quota di investimento iniziale, il budget a disposizione, l’eventuale ricorso a finanziamenti, la tipologia di negozio che intendete creare, la numerosità del personale e la scelta del luogo fisico. Ricordate di annotare tutti i possibili vantaggi che deriverebbero dagli investimenti a breve e lungo termine, il margine di rischio e la previsione dei guadagni rapportati all’entità delle spese.
– Per quanto riguarda l’aspetto burocratico, fate tutte le operazioni necessarie con molta calma, dato che una dimenticanza potrebbe costare anche molto cara in termine di sanzioni.

Informatevi a dovere sulle attuali Leggi in vigore per il vostro tipo di attività. Potete, a questo proposito, chiedere delucidazioni presso il vostro Comune di residenza. Chiarimenti rispetto questioni principalmente imprenditoriali saranno invece date dalla Camera di Commercio. Se siete alla prima esperienza e non sapete proprio come muovervi, è consigliabile affidarsi ad un consulente commerciale. In generale, tenete presente che dovete avere regolare partita IVA e Codice Fiscale associato all’esercizio commerciale, che vi verranno rilasciati dall’Ufficio delle Entrate della vostra zona.

La licenza invece, viene messa a disposizione dal proprio Comune, oppure ceduta da un parrucchiere che ha deciso di chiudere la sua attività.
– Il luogo fisico dove sorgerà il salone dovrebbe essere molto frequentato. L’ideale sarebbe nei pressi di grandi centri commerciali, università e centri storici, luoghi insomma dove vi è un continuo afflusso di gente. In base al vostro budget,deciderete se procedere con l’acquisto o prendere il locale in affitto. In entrambe le soluzioni, verificate che il salone sia a norma rispetto le attuali Leggi igienico-sanitarie.
– Date ampio spazio alla pubblicità, soprattutto all’inizio. Qualsiasi soluzione di marketing decidiate di adottare, confrontatela però con i costi ad essa associati.
– La clientela è il fulcro del successo del vostro salone. E’ importante avere bene in mente il target di clienti che desiderate raggiungere, per mettere in pratica le tecniche e i mezzi più idonei, che varieranno a seconda che il salone sia per soli uomini, sole donne, o unisex. Budget ben solidi potrebbero far prendere in considerazione l’idea di implementare il salone di parrucchiere con servizi di trattamenti estetici e di makeup.

– I clienti sono particolarmente attenti al prezzo, specie se entrano in un negozio per la prima volta. Nei primi tempi è bene non esagerare con essi, ma mantenerli piuttosto bassi. Le varie fasce di costo saranno rapportate in maniera razionale alla tipologia di materiale utilizzato, al tempo occorrente e al margine di guadagno
del locale.

Come comportarsi con la concorrenza? innanzi tutto, non scegliete una zona in cui ci siano già molti altri parrucchieri, magari da molto tempo. Qualora non fosse proprio possibile, cercate almeno di distinguervi, proponendo le ultime tendenze, trattamenti esclusivi e sconti, che promuoverete con una buona pubblicità, tramite volantini e mail-list. Potete ad esempio offrire un buono per famiglie, che regali un buono sconto se il cliente porta in negozio un suo parente, oppure, come si fa nei bar con i caffè, regalare una piega gratis ogni dieci. Sicuramente queste soluzioni non vi faranno guadagnare cifre esorbitanti, ma nei tempi iniziali vi garantiranno una certa tranquillità, e soprattutto la possibilità di allargare la vostra cerchia dei clienti tramite il passaparola.

Ricordate che è parte del successo avere un buon rapporto con la clientela. Siate sempre gentili e cortesi, anche se quel cliente proprio vi ha fatto perdere la pazienza. Cercate di capire con esattezza cosa desidera e quale risultato si aspetta di ottenere. A tal proposito, istruite a dovere anche tutto il personale. Se si seguono questi pochi ma essenziali accorgimenti, il salone non solo sarà considerato professionale e all’altezza del prezzo, ma anche un luogo in cui rilassarsi, scambiarsi quattro chiacchiere e prendersi cura piacevolmente di sè stessi.

Attenzione alla pulizia: mantenete il locale sempre pulito, igienizzato ed ordinato ed indossate divise perfette. In un esercizio commerciale di questo tipo, l’immagine è tutto.

Quando l’attività comincia a fruttare e avete da parte un discreto budget,
riservatene una quota da investire in corsi di aggiornamento. Il parrucchiere è un mestiere che si basa sulla novità e l’innovazione, e va di pari passo con la moda. Un costante aggiornamento sarà anche quel fattore X che vi permetterà di distinguervi dalla concorrenza.

Infine, affidate la gestione commerciale ad un professionista del settore, che ogni mese avrà il compito di redigere un budget con spese e ricavi, e di occuparsi delle tasse e delle relative questioni commerciali e burocratiche.

 

Definizione

Se esistono i requisiti soggettivi e oggettivi indicati dalla L. 443/85 l’attività è iscrivibile all’Albo delle Imprese Artigiane.

L’attività di acconciatore è disciplinata dalla Legge 17.8.05 n. 174 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 2 settembre 2005 ed entrata in vigore 17.9.05. Le attività di barbiere e parrucchiere per uomo e donna di cui alla legge 14 febbraio 1963, n. 161, e successive modificazioni assumono la denominazione di “attività di acconciatore”.

(art. 2 L. 174/2005) : “l’attività professionale di acconciatore, esercitata in forma di impresa ai sensi delle norme vigenti, comprende tutti i trattamenti e servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l’aspetto estetico dei capelli, ivi comprese i trattamenti tricologici complementari, che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonchè il taglio e il trattamento estetico delle barba, e ogni altro servizio inerente o complementare. L’esercizio dell’attività di acconciatore con D.L. 7 del 31.1.07 convertito in legge 2.4.07 n. 40. è soggetto alla sola dichiarazione inizio attività da presentare al Comune territorialmente competente, previo accertamento del possesso dell’abilitazione professionale nonchè alla conformità dei locali ai requisiti urbanistici e igienico sanitari.

I soggetti acquistano la qualifica di barbiere mediante esperienze professionali maturate o a seguito della frequenza ad un apposito corso di riqualificazione professionale, per il quale la Regione deve indicare i contenuti. c) sostenere l’esame tecnico-pratico.

Aspetti burocratici

Va presentata una comunicazione di inizio attività al Comune detta Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) con la quale si certificherà il possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge; personali, professionali e sanitari. Con la Comunicazione Unica sarà possibile richiedere l’iscrizione all’Albo Artigiani presso la Camera di Commercio competente e l’attribuzione della partita iva

Aspetti fiscali

L’attività può essere svolta con regime contabile ordinario, semplificato o forfettario a seconda del fatturato. Si sconsiglia il regime forfettario solo nel caso in cui, l’attività di impresa non è gravata da importanti costi di esercizio e i ricavi sono limitati. Con il semplificato o l’ordinario si pagano le seguenti imposte e tasse: Irpef e relative addizionali, Irap, Iva, diritto annuale camerale. Con il forfettario si versa un’imposta sostitutiva fissa.

Aspetti previdenziali
Il titolare dell’attività versa i contributi previdenziali Inps fissi. Viene iscritto all’Inail

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