Regione Lazio stanzierà 100 milioni nei prossimi cinque anni per le imprese innovative
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SPINGERE le idee a diventare impresa, accompagnarle verso il mercato e poi nella fase di espansione internazionale. Coprono tutto l’arco di crescita delle startup i 100 milioni di euro che la Regione Lazio stanzierà nei prossimi cinque anni per le imprese innovative. Fondi europei della programmazione 2014-2020, circa 90 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri 10 dal bilancio regionale. Una cifra importante, considerato che equivale più o meno a quanto l’industria privata del venture capital investe in tutta Italia nel corso di un anno. Una delle lacune più importanti del nostro ecosistema digitale, la povertà di capitale di rischio, che il Lazio prova così a colmare: “Non per sostituirci al mercato, ma per sostenerlo”, ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti, presentando la misura alla Startup Europe Week insieme all’assessore allo Sviluppo economico Guido Fabiani.

I fondi saranno gestiti attraverso Lazio Innova, la controllata regionale che si occupa di innovazione, e con una serie di canali differenti. Circa 20 milioni andranno a sostenere le idee di impresa e gli spin off della ricerca universitaria nella primissima fase, quella di trasformazione in azienda, con tagli da 100mila euro a fondo perduto assegnati direttamente dall’ente. Il primo bando dovrebbe arrivare entro l’estate. I tagli successivi invece, tra i 70 e gli 80 milioni di euro, saranno erogati acquisendo una partecipazione nel capitale delle startup, in cofinanziamento con gli investitori privati. Le modalità di intervento verranno discusse nei prossimi mesi, ma il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, ha anticipato che una parte sarà dedicata alle imprese appena costituite, con importi inferiori ai 500mila euro, e l’altra alle startup che hanno già un prodotto validato nella fase di espansione, con tagli sopra i 500mila euro. I bandi per la selezione degli investitori privati con cui collaborare dovrebbero comunque arrivare entro fine anno.

Nel complesso, un intervento unico nel panorama delle Regioni. E che nelle intenzioni di Zingaretti dovrebbe consacrare l’ecosistema digitale romano (e laziale) come secondo hub del Paese dietro a Milano. Al momento la Regione, pur avendo il secondo Pil nazionale, si trova al terzo posto come numero di startup innovative: sono 501, dietro all’irraggiungibile Lombardia (1122), ma anche all’Emilia-Romagna (501). E proprio alle imprese innovative iscritte all’apposito registro Infocamere guarda l’ultima misura annunciata: un rimborso dell’addizionale regionale Irap versata nei primi due anni di vita, che sarà finanziato con un fondo da un milione di euro l’anno per i prossimi tre, e che sarà parziale o totale a seconda del numero di domande presentate.

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