Rimbalzano le Borse europee dopo il panico legato alle sorti di Credit Suisse
L'intervento della banca nazionale svizzera, con prestiti a breve fino a 50 miliardi di franchi, e il riacquisto da parte della banca di 3 miliardi di euro del proprio debito senior stanno facendo tornare in maniera massiccia gli acquisti sui titoli di Credit Suisse.
Credit Suisse, Stefano Vecchi al timone del private banking in Italia

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L’intervento della banca nazionale svizzera, con prestiti a breve fino a 50 miliardi di franchi, e il riacquisto da parte della banca di 3 miliardi di euro del proprio debito senior stanno facendo tornare in maniera massiccia gli acquisti sui titoli di Credit Suisse. Salgono così, trainati dalle banche, il FTSE MIB +0,76% di Milano, il CAC 40 +1,03%  di Parigi e il DAX 40 +0,66%  di Francoforte.

Cosa farà la Bce?

L’intervento della banca centrale svizzera favorisce il recupero prima dell’appuntamento clou della giornata rappresentato dalla decisione della Bce sui tassi (atteso rialzo di 50 punti base con il tasso di rifinanziamento principale al 3,5% e il tasso di deposito al 3%): «La Banca centrale europea ha il difficile compito di essere la prima a decidere cosa fare in questa crisi bancaria», ha commentato Ipek Ozkardeskaya di Swissquote. Secondo gli analisti di Unicredit sarà rilevante vedere se Francoforte eliminerà il riferimento alla necessità di continuare ad alzare i tassi in maniera significativa e se quindi mostrerà un approccio più cauto davanti alle tensioni sul settore finanziario.

Il titolo Credit Suisse vola a Zurigo

Credit Suisse apre con un balzo del 40% a 2,38 franchi svizzeri dopo il crollo del 24,24% della vigilia, dovuto alle speculazioni sulla tenuta finanziaria del gruppo elvetico. A favorire il rimbalzo l’annuncio del prestito fino a 50 miliardi di franchi da parte della Swiss National Bank e il riacquisto di debito senior per 3 miliardi di franchi. Il titolo lima poi la corsa a +30% e viene anche fermato in asta di volatilità.

Banche in focus anche a Piazza Affari

A Milano sono Unicredit +2,47%  e Finecobank +0,46%  a guidare il Ftse Mib. Vivace tutto il settore del credito e del risparmio gestito con incrementi vicini al 3% per Intesa Sanpaolo +1,24% , Bper e Banco Bpm +1,28% . Tra i migliori anche Saipem +2,63%  grazie all’upgrade degli analisti di Morgan Stanley a overweight. Fuori dal Ftse Mib, corre Brunello Cucinelli +5,35%  che ha alzato la stima di crescita dei ricavi 2023 portandola a +15%. 

BTp, rimbalzo dei rendimenti dopo il crollo, spread in calo 

Dopo la discesa della vigilia, legata alla fuga dai mercati azionari per lo spauracchio banche e i problemi del Credit Suisse, recuperano i rendimenti dei titoli europei. In apertura il rendimento del Bund decennale risale e punta verso quota 2,3%. Il rendimento del BTp decennale benchmark aumenta al 4,15%. La risalita più veloce del rendimento del Bund fa diminuire lo spread che torna sotto i 190 punti base. 

Borsa Tokyo: chiude a -0,8%, pesa il Credit Suisse

Dopo aver sperimentato una piccola tregua nella giornata di ieri, la Borsa di Tokyo ha iniziato fin dall’avvio delle contrattazioni a scendere, scossa dal crollo delle borse europee e dalla situazione critica del colosso Credit Suisse. A fine giornata, l’indice di punta Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,8% a 27010,61 punti. “I problemi delle istituzioni finanziarie negli Stati Uniti e in Europa non toccano direttamente il Giappone, ma gli investitori globali sono in allerta” e tendono a considerare anche le azioni giapponesi come “asset rischiosi”, ha commentato Takashi Ito, strategist di Nomura Securities. Intanto, il ministro delle finanze giapponese Shunichi Suzuki, continua a garantire la stabilità del sistema finanziario nipponico, perché gli istituti di credito del Paese hanno sufficienti riserve di liquidità e le banche regionali dell’Arcipelago hanno principalmente depositi di piccoli risparmiatori locali. A pesare, sull’andamento negativo della Borsa, anche di dati sulla produzione industriale giapponese che è scesa del 5,3% su mese a gennaio, un calo più ampio rispetto alla prima stima. 

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